Fino a ieri sono girati strani
link su facebook, inerenti una fantomatica "marcia su Roma"
organizzata il 28 ottobre, non si capisce bene come e da chi, per celebrare la
famosa marcia fascista del 1922. Ovviamente non è stata fatta ma è stata utile
a rinfoltire gli archivi di qualche ufficio politico, che se ne servirà per il
prossimo “manchurian candidate”. Diversi sono i motivi che ci spingono a
sottolineare una riflessione in merito. Un motivo di ordine puramente pratico
sta nel fatto che molti giochi di potere li conosciamo ahinoi bene, non
troviamo malafede nel pensare che queste cose possano benissimo essere
organizzate da un qualsiasi "servizio" di turno in modo tale da
provocare disordini tali da giustificare una repressione nei confronti di un
qualsiasi movimento politico che si rifaccia a determinate ideologie, quindi
visto che a questa farsa avrebbero poturo partecipare i soliti "cani
sciolti" e nostalgici d'altri tempi che nulla hanno a che condividere con
noi e con le nostre organizzazioni, i danni scaturiti di un ipotetica
repressione avrebbero colpito, proprio chi tanto lavora sodo quotidianamente,
sacrificando tempo, denaro e interessi per l'affermazione di un modo d'essere,
di uno stile di vita e di una scuola di
pensiero che sta lontano anni luce dalla manifestazione in questione. Vi è poi
un motivo di carattere ideologico per il quale ci si sente “un po' presi per il
culo" – per usare un eufemismo, da queste cose... La marcia del 22 è una riaffermazione di un
principio (inteso anche come inizio) che avrebbe ridestato di lì a poco
l'Italia e l'Europa da una crisi profonda non solo di carattere economico
iniziata in Francia con la rivoluzione. Gli eroi che vi parteciparono e che
proseguirono poi il loro percorso nella repubblica sociale del 1943 non erano
certo nostalgici di un qualche periodo ormai andato, bensì si dimostrarono
avanguardie, gente che teneva fede ad un Idea superiore di rinascita
spirituale, gente che lottava ogni giorno e non badava minimamente ai propri interessi,
ai propri comodi. Esattamente tutto il contrario di quanti oggi si sono rifatti
belli e pasciuti, con camicie nere e saluti romani davanti a piatti di
tagliatelle al ragù, per poi passare i restanti 364 giorni a cazzeggiare su
facebook, a fregarsene di quei principi e a poltrire comodamente nel loro modo di essere
borghese. Niente di tutto questo noi
condividiamo, noi teniamo fede giornalmente a quanto ci è stato insegnato, sia
nei principi di ordine tradizionale che oggi il mondo moderno sembra aver
abbandonato ma soprattutto dall’esempio dei combattenti dell’onore con i quali
condiviamo spesso il nostro tempo. Noi teniamo fede alle nostre idee, ci
sacrifichiamo quotidianamente e nel disinteresse nostro e nell'interesse della
nostra comunità, lottiamo giorno per giorno contro il capitalismo, contro la
morsa monetaria internazionale, contro l'immobilismo del popolo ormai
addormentato dai media, serriamo i ranghi, ci facciamo forza l'un l'altro,
sosteniamo il più debole ma anche il più forte nei momenti di debolezza. Seguiamo
gli Esempi per poter divenire esempi, un domani. Lottiamo per un affermazione
di un visione che è totalmente derisa dalla maggior parte delle persone che ci
vorrebbero schiavi come loro perché non hanno voglia di alzarsi dal divano, né hanno
voglia di fare un ragionamento minimo ... Lottiamo contro gli zombie moderni,
con tutte le nostre forze, con le nostre idee per un ridestare dal clima di
addormentamento generale, gli spiriti migliori e riconquistare la nostra bella
Europa, fatta di virtù, ordine, gerarchie. La nostra marcia è giorno per
giorno, ogni giorno ci alziamo consci di trovarci in guerra contro il nostro
peggior nemico, noi stessi, le nostre pigrizie, le nostre paure. Voi che invece
vi rifate ai nostri ideali una volta l'anno ci fate solo sorridere, neanche vi
prendiamo in considerazione, siete nostri nemici tanto quanto le banche, i
tecnocrati, gli affamatori del popolo noi non siamo così come ci vogliono
dipingere. Noi siamo un idea in marcia da millenni tenetelo bene a mente, per
noi il 28 ottobre è tutti i giorni!
“La strada da percorrere conduce al di là del PUNTO ZERO, conduce oltre la linea, oltre il muro del tempo e, attraverso di esso” Ernst Junger
domenica 28 ottobre 2012
Solidarietà agli organizzatori del Convegno
Massima solidarietà a Pietro Cappellari, Gabriele Adinolfi ed alle loro famiglie, vittime di una aggressione messa in atto da un gruppo di banditi in perfetto nonni-style. A giorni contatteremo Pietro per metterci a disposizione per un eventuale sostegno, se sarà necessario!
http://www.perugiatoday.it/cronaca/marcia-su-roma-aggressione-relatori-convegno-celebrativo.html
http://www.perugiatoday.it/cronaca/marcia-su-roma-aggressione-relatori-convegno-celebrativo.html
sabato 27 ottobre 2012
Inaugurazione sede UDC a Santa Marinella
Lezioni di senso civico a cura degli esponenti dell'UDC locale.
Se queste sono le premesse, immaginiamo come intendono governare.
Questo il comunicato inviato alle Redazioni Locali, che pubblicano solo quello che ritengono giusto.
Se queste sono le premesse, immaginiamo come intendono governare.
Questo il comunicato inviato alle Redazioni Locali, che pubblicano solo quello che ritengono giusto.
Fotonotizia
Si
ringrazia anticipatamente per l’eventuale
pubblicazione
Parte bene l’avventura nella nuova
sede dell’UDC di Santa Marinella.
Venerdì sera scorso a Santa
Marinella, si è tenuta la prima riunione nella nuova sede sotto i portici al
centro della città e, si è potuto scorgere da subito,
l’alto senso civico mostrato dai rappresentanti locali del partito di
Casini. Nei minuti precedenti, la zona era
sotto un forte nubifragio e probabilmente per facilitare l’ingresso di qualcuno
si è deciso di salire con l’auto sul marciapiede. Bene, vogliamo essere buoni, passi
anche la cortesia per non fa bagnare nessuno. Ma era proprio necessario occupare
per ore il marciapiede e i posti per i disabili poco più in
là sulla via Aurelia? Se queste sono le premesse della sensibilità con la quale
gli esponenti dell’Udc si propongono di governare Santa Marinella, ci
immaginiamo cosa possa succedere qualora arrivino al
potere.
Deiezioni Comunali 2013 – Arrivano
i Mostri!
Azione Diretta – Azione Punto
Zero
A seguito del comunicato e della foto, gli esponenti dell'UDC hanno ritenuto di contestare maleducatamente ad uno dei nostri militanti, l'operazione di sputtanamento. Quindi non solo si comportano male ma pretendono pure di non essere giudicati per le loro prepotenze. Una bella idea di se stessi... senza dubbio!
SEGUIRE LA LUCE, SEGUIRE L'ESEMPIO
Un azione virtuosa rimane tale solo in quanto priva di qulasiasi desiderio egoistico e materialistico. Quando la sporchiamo con l'orgoglio, e col desiderio di ricavarne in cambio privilegio, essa svilisce: Azione come rappresentazione del divino, senza scopi meschini, e compiuta unicamente per il raggiunigimento del giusto e del vero a beneficio della comunità. Azione impersonale e diretta, azione senza condizionamenti.
Noi non ci poniamo il dubbio su che pensiero gli altri si facciano della nostra azione, in quanto agiamo col cuore, seguendo la via segnata dalla Tradizione. Noi facciamo e siamo quello che pensiamo.
"Se amiamo la virtù solo per il fatto che vien notata, la macchiamo di orgoglio. Noi non siamo più virtuosi nel momento in cui desideriamo che la virtù, che riteniamo aver raggiunto, sia vista e ammirata. Così avviene per tutte le virtù. esse sono belle, dolci, se le amiamo di per sè stesse, se le coltiviamo per il solo piacere di averle raggiunte.
Noi procediamo nella vita senza neanche pensare al fatto che potremmo non essere compresi. I cuori senza complicazioni non immaginano le complicazioni degli altri. I cuori puri non immaginano che altri cuori siano maligni o impiuri"
Leon Degrelle
Noi non ci poniamo il dubbio su che pensiero gli altri si facciano della nostra azione, in quanto agiamo col cuore, seguendo la via segnata dalla Tradizione. Noi facciamo e siamo quello che pensiamo.
"Se amiamo la virtù solo per il fatto che vien notata, la macchiamo di orgoglio. Noi non siamo più virtuosi nel momento in cui desideriamo che la virtù, che riteniamo aver raggiunto, sia vista e ammirata. Così avviene per tutte le virtù. esse sono belle, dolci, se le amiamo di per sè stesse, se le coltiviamo per il solo piacere di averle raggiunte.
Noi procediamo nella vita senza neanche pensare al fatto che potremmo non essere compresi. I cuori senza complicazioni non immaginano le complicazioni degli altri. I cuori puri non immaginano che altri cuori siano maligni o impiuri"
Leon Degrelle
lunedì 22 ottobre 2012
Semi di lotta .. Fiori di Rivolta!
Ci fa piacere rilevare come le nostre propaggini, determinino nei più giovani dei bagliori di riflessione. Il brano che pubblichiamo ci è giunto da una giovane ragazza che in un tema in classe ha voluto sottolineare come l'Italia sia - così come fissato dal Sommo Poeta - "non donna di provincie, ma bordello". Ce lo ha voluto spedire e noi siamo ben lieti di pubblicarlo. E' per tale ragione che continuiamo a lottare, non per noi, per un nostro soddisfacimento personale, facendo quel che più ci piace! Lavoriamo con dedizione per ciò che è giusto fare, tradizionalmente, per lasciare alle giovani generazioni una eredità ed un esempio. Miglior soddisfazione non potevamo averla. Adesso avanti, continuiamo così, senza lodarci, "perché a lodarsi ci si rimette" ..... a buon intenditor ...
ahi serva Italia, di dolore ostello,
nave senza nocchiere di gran tempesta,
non donna di provincie, ma bordello!
nave senza nocchiere di gran tempesta,
non donna di provincie, ma bordello!
Partendo da questa terzina del VI canto del Purgatorio possiamo capire la lungimiranza di Dante nei confronti della società. Possiamo dire che la situazione politica dell’Italia nel corso dei secoli non è migliorata, anzi è persino peggiorata. In quasi 700 anni le strutture politiche italiane sono degradate a tal punto da diventare per gli altri paesi un esempio da non imitare. Innanzitutto l’Italia non ha una struttura politica solida su cui contare. La si può proprio definire una “nave senza nocchiere” in quanto l’amministrazione del Paese è stata affidata a un governo tecnico; definendo sempre più la precarietà politica e sociale. Ad aggravare la situazione è stata anche la nuova manovra del governo tecnico (Spending Review), che prevede tagli dei fondi indirizzati alle strutture pubbliche, i cittadini italiani così si non visti aumentare le tasse in misura spropositata, mentre gli stipendi sono rimasti invariati e in alcuni casi ci sono stati tagli anche sui salari. Intanto le fabbriche chiudono, il lavoro diminuisce ed i contratti a tempo indeterminato diventano una fantasia; cosi come il lavoro in nero e l’evasione fiscale aumentano a causa delle tasse troppo alte. Diventa un’Italia di “dolore ostello”, un momento di grande crisi che colpisce le classi più deboli della società. Nel frattempo i politici piuttosto che provvedere al Bene dello Stato, si preoccupano soltanto dei proprio interessi, utilizzando il denaro pubblico per scopi personali. Un esempio di ciò è l’ex capogruppo del Pdl del consiglio Regionale del Lazio accusato di avere trasferito sui suoi conti oltre 1 milione e 300 mila euro, tutti soldi che dovevano essere indirizzati al partito. Un vero e proprio “bordello” in cui i politici hanno perso di vista il loro ruolo principale: la salvaguardia del paese. Ma anche noi cittadini abbiamo la nostra colpa, abbiamo affidato tutto nelle mani dei parlamentari diventando eccessivamente passivi nei confronti della vita politica. Così il loro potere è aumentato talmente tanto che quei pochi che hanno una coscienza politica non possono opporsi, in quanto i politici sono difesi dall’autorità dello Stato.
Yøruichi
sabato 20 ottobre 2012
LA STRAGE DELL'INNOCENZA
20 ottobre 1944: una formazione di aerei angloamericani B24 e B27, in missione per
bombardare le officine Breda e la stazione ferroviaria di Greco in prossimità di Milano, per un errore di calcoli non riuscì a colpire i bersagli strategici prefissati.
bombardare le officine Breda e la stazione ferroviaria di Greco in prossimità di Milano, per un errore di calcoli non riuscì a colpire i bersagli strategici prefissati.
Nonostante la
consapevolezza di ciò, alle ore 11,24 gli aerei, prima di
rientrare sganciarono comunque le bombe in una zona abitata e priva di
ogni obiettivo militare. Uno degli ordigni esplosivi da 500 chilogrammi centrò
la scuola elementare Francesco Crispi di Gorla (Milano) durante
le ore di lezione mentre gli alunni
stavano scendendo nel rifugio. Ci fu un'esplosione devastante che sventrò completamente
l'edificio scolastico seppellendo sotto le macerie le anime dei bambini, tra i sei e gli undici anni, e insegnanti: 184 le vittime.
stavano scendendo nel rifugio. Ci fu un'esplosione devastante che sventrò completamente
l'edificio scolastico seppellendo sotto le macerie le anime dei bambini, tra i sei e gli undici anni, e insegnanti: 184 le vittime.
Altro spettacolo straziante ed orribile, finito nell'oblio. Altro altissimo prezzo pagato alla "liberazione"..
lunedì 15 ottobre 2012
Varca la soglia, la lotta continua!
"ricorderò per sempre, che strana sensazione
varcare quella soglia, la prima riunione
un fremito continuo, capire solo dopo
la tua diversità che ti svela poco a poco.."
giovedì 11 ottobre 2012
Sul volto dei guerrieri, cicatrici e un bel sorriso
Solo chi non ci conosce, chi vuole
denigrarci o chi è testimone di una natura molto limitata può affermare
che l’impegno militante ed il sacrificio costante per qualcosa di più
alto siano cose tristi.
Da Sparta, uno dei massimi esempi
di società tradizionale basta su valori guerrieri e nostro imperituro
riferimento, una testimonianza che ribadisce l’importanza di affrontare
qualsiasi momento della nostra vita con quell’allegria e quell’ottimismo
che sono sintomi sintomi di quel “distacco”, dalle cose che compiamo e
dai frutti che ne possiamo ricavare, che deve sempre
contraddistinguerci.
Non con superficialità però! Questa la lasciamo a chi, per invidia o impotenza, spara sentenze.
[...] Una volta, mentre stavo facendo
una commissione, ho visto Leonida, il re in persona, incapace per più di
un minuto di alzarsi in piedi, ripiegato su se stesso, e il tutto per
una banalissima battuta. Ogni volta che tentava di rialzarsi, uno dei
suoi Compagni di Tenda, un capitano dalla barba e dai capelli brizzolati
ormai vicino alla sessantina – che per il re era poco più che un
ragazzo, tanto che si rivolgeva ancora con il soprannome dato durante l’agogè –
lo tormentava ripetendogli la battuta, magari con qualche variazione,
cosa che gli creava un altro convulso di risa e lo faceva di nuovo
piegare in due.
Questi episodi, come altri, rendevano
Leonida caro ai suoi uomini, tutti quanti, non solo gli Uguali
spartiati, ma anche i guerrieri e i perioikoi. Perché gli
uomini vedevano il loro re che, a quasi sessant’anni, faceva la loro
stessa vita. E sapevano che in battaglia non sarebbe stato nelle
retrovie, ma avrebbe combattuto fianco a fianco con loro, e magari nella
posizione più pericolosa e più calda.
Comunemente si crede – e gli spartani
fanno di tutto per alimentare tale credenza – che l’addestramento
militare dei lacedemoni sia brutale e assolutamente privo di momenti di
allegria. Niente è più lontano dal vero. Mai in vita mia ho sperimentato
situazioni in cui l’ilarità generale sia stata più vivace e più sincera
di certi momenti di addestramento sul campo. Gli uomini ridono e
scherzano e si lanciano battute dall’attimo in cui si risvegliano al
suono della salpinx fino all’ora in cui, stanchi morti, si
avviluppano nel mantello per dormire, e anche allora non è difficile
sentire qualcuno che parlotta e qualcun altro che scoppia a ridere
magari in un angolino remoto del campo, finchè il sonno, che cala come
un colpo di maglio, arriva a sopraffarli.
È quell’ umorismo particolare dei
soldati che nasce dal dover sopportare insieme situazioni di estremo
disagio e tristezza che spesso risulta povero a coloro che sono estranei
e non condividono le stesse esperienze. “Che differenza c’è tra un re
spartano e un soldato semplice?” chiede un soldato al suo compagno,
mentre entrambi si preparano a dormire all’aperto sotto una pioggia
battente. L’amico finge di pensarci su in un atteggiamento volutamente
drammatico. “Il re dorme in quella buca laggiù”, risponde poi. “Noi
dormiamo in questa buca qui.” (Da "Le Porte di Fuoco")
Tratto da azionetradizionale.com
martedì 9 ottobre 2012
SE..
lunedì 8 ottobre 2012
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N.b.:La Redazione si riserva la
libertà di apportare piccoli correzioni se necessarie ed eventualmente di non
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lunedì 1 ottobre 2012
Ci siam fermati a far due conti ......
Ieri sera, in riunione, ci siamo soffermati sulle spese dei gruppi consiliari della Regione Lazio.
Abbiamo appreso che cialtroni senza decenza, in un momento di crisi dove milioni di persone vivono nella povertà assoluta, dove la disperazione si tocca con mano, vivevano nella dissolutezza di festini, conti milionari, lusso, ostriche e champagne. Poi abbiamo preso il bilancio dellal nostra iniziativa militante, composto da tante voci di spesa e poche di entrata. Fotocopie, vernice, colla, libri, poster, magliette, manifesti, pubblicazioni, cd gratuiti per i ragazzi più giovani. Tra le entrate contributi di gente anziana con pensione da fame, padri di famiglia, i 20 euro dello studente, i soldi strappati ad un duro bilancio familiare. In città come le nostre, dove le sedi si aprono ad intermittenza solo per operazioni elettorali, mantenere una sede tutto l'anno è un sacrificio enorme. Spesso ci fermano a parlare giovani e meno giovani che, pur usufruendo di tutte le prebende offerte dal sistema vigente, credono di appartenere ad una chissàqualeareadidestra che ci vede tutti uniti in un pan-cameratismo da favola. Beh, vogliamo esser sinceri, qui non si presenti nessuno con pseudoalibi all'amatriciana, non si venga a blaterare di presunte diversità legittimate da unanonsisaquelnobileorigine. Qui il problema non è tra uno o un altro schieramento, da un colore o da un altro colore, da questo o quel personaggio. Chi direttamente intascava quei soldi e chi si giustifica dietro un "non sapevo" e tutti i suoi complici fin qui nell'ultimo paesello del litorale sono marci fino all'osso. Il conflitto non è tra quelli di destra e quelli di sinistra, non crediamo alle verginelle di destra e de la destra. Qui la guerra che si è aperta è tra due mondi, tra due modi d'essere, tra due diverse visioni della vita, tra due irriducibili concezioni del mondo. Lo si sappia, per noi un consigliere regionale o l'ultimo complice galoppino scalpitante per le prossime elezioni comunali fa lo stesso. Siete degli esseri marci, infestate ogni cosa che toccate, siete peste ambulante. Se anche una sola parte del nostro corpo potrà essere infettata dai vostri vizi, dalle vostre profferte, non esiteremo un minuto a tagliarcela di dosso senza un lamento. Un'altra certezza: faremo di tutto affinchè la migliore gioventù di Santa Marinella e Civitavecchia non varchi la soglia di una delle vostre sedi, che sono sudici ricettacoli di interessi fetidi e purulenti. Luoghi dove non si sa chi paga e perchè, dove ci si ingozza senza sapere chi paga il conto, dove si pratica la peggior specie di prostituzione: quella dell'anima.Siete il peggior nemico, arnesi del demonio, servi della impostura democratica, materialista, tecnoburocratica e liberal-capitalista.".... e fino all'ultimo uom combatteremo, il nostro onore si chiama fedeltà "
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