domenica 29 maggio 2011

La guerra occulta e le sue armi

Per ogni militante della destra radicale, oggi è necessaria una piena conoscenza della sovversione, intesa come antitesi della Tradizione. Per questo, diventa indispensabile studiare accuratamente il concetto di "guerra occulta" per comprenderne le mosse tattiche e capirne la strategia generale.
La storiografia moderna ha sempre spiegato attraverso cause economiche, sociali, naturali e politiche il dispiegarsi della storia, intesa come il semplice susseguirsi di eventi secondo meccanismi evoluzionistici. Si sono sempre analizzate in modo causale le guerre, le rivoluzioni, senza mai rivolgere l’attenzione su di un piano tridimensionale. E’ fondamentale "al contrario" considerare l’esistenza di una intangibile e invisibile dimensione, residenza di forze che agiscono celate "dietro le quinte".
Queste forze usano, inventano e sovvertono i miti, costruiscono ideologie ed altri strumenti pur di conseguire il loro scopo prefissato, nascosto a tutti coloro che inconsciamente "obbediscono credendo di perseguire scopi da loro voluti. Essi, dagli uomini di potere sino agli ultimi cittadini, non rappresentano altro che l’elemento passivo della storia, semplici oggetti usati dalle forze occulte per attuare i loro progetti premeditati. E’ in questa visione più "profonda" della storia che si colloca l’eterna battaglia delle forze tradizionali del cosmos contro quelle sovversive del caos. Alle prime appartiene l’ordine, la forma, la gerarchia , l’Essere, la luce, mentre alle seconde la degradazione, la materia, la prevalenza della quantità sulla qualità, il divenire e l’oscurità. La storia quindi, ha una sua terza dimensione dove operano forze che sono delle vere e proprie "intelligenze" in possesso di una esatta conoscenza dei mezzi da sfruttare e dei rapporti di causa ed effetto.
Spesso gli eventi storici presentano fenomeni e problemi che una spiegazione semplicistica non potrebbe risolvere. Al mondo d’oggi, casi di profonda crisi o rivolgimento dovrebbero farci sospettare che non si è di fronte ad un semplice processo naturale, ma ad un progetto che si sta svolgendo, orchestrato dalle forze "demoniache"’ del caos. Ciò "ovviamente" non deve portare a intravedere ovunque retroscena occulti, in quanto si potrebbe scadere in una "mania di persecuzione" frutto di fantasia.
Diversi invece sono i casi in cui i sospetti vengono alimentati da effetti che trascendono le cause visibili inducendo a pensare che ci sono influenze provenienti da dietro le quinte. Appurato il fatto che esiste una dimensione invisibile della storia, procediamo ad interpretare e ad analizzare eventi di grande portata degli ultimi due secoli, per scoprire quali sono state le manifestazioni usate dalle forze sovvertitrici. Sicuramente le rivoluzioni di fine ‘700 e metà 800 occupano un posto di rilievo nel piano di cospirazione messo in atto dalle suddette forze.
In questi anni di profondo fermento rivoluzionario si è andata caratterizzando la guerra in nome della fantomatica democrazia contro l’élite aristocratica; il basso contrapposto all’alto; la plebe contrapposta all’aristocrazia ormai dequalificata, incapace di reagire di fronte alla macchina livellatrice rivoluzionaria. La rivoluzione borghese, la democrazia, la rivoluzione sociale, l’avanzata del comunismo e del socialismo furono le armi sfruttate dall’ anti-Tradizione. Il popolo si ribellò in nome dell’eguaglianza e della libertà, sostituendosi all’autorità legittima dell’aristocrazia e al Re espressione della volontà divina. Da questo periodo particolarmente fecondo per il fronte occulto è iniziato un processo ininterrotto di anarchiche democrazie, dove il popolo illuso ha sempre rappresentato l’oggetto e non il soggetto delle violente rivoluzioni del "progresso".
Il coronamento di questa onda sovvertitrice fu la rivoluzione bolscevica del 1917, dove la democrazia ed il comunismo, strumenti fondamentali della sovversione, trionfarono. Le due guerre mondiali consolidarono il potere delle forze sovversive le quali, specie nei due dopoguerra, usarono l’inflazione economica come strumento atto a perseguire due scopi precisi: il primo, distruggere l’indipendenza finanziaria delle nazioni, che nella prima metà del secolo tentarono una restaurazione gerarchica, per rafforzare il monopolio del capitale internazionale anonimo e di coloro che lo gestivano. Per secondo, spingere le masse ad uno stato di esasperazione da farle cadere nelle mani degli agitatori, per poi sfruttarle scagliandole contro quel che restava degli ordinamenti e delle istituzioni politiche e sociali del mondo precedente.

LE ARMI DELLA GUERRA OCCULTA.

La guerra occulta si realizza con delle armi specifiche, ossia con dei mezzi che le forze della sovversione usano per esercitare la loro influenza e per nascondere le loro trame agli avversari

-IL MITO POSITIVISTA.
E’ la creazione e la diffusione, per mezzo dei mass-media e delle strutture scolastiche e culturali, di una ideologia di massa per l’uniformizzazione delle coscienze. Infatti, è comunemente accettato che la nostra epoca è dominata da una visione razionalistica, scientista, dove la storia è determinata solo da fattori economici, sociali e politici molto appariscenti. Gli uomini sentono come normale tutto ciò e vivono in uno stato di torpore e miopia, non coscienti del loro ruolo di servi della sovversione.
-LA TATTICA DELLE SOSTITUZIONI.
Viene utilizzata per reprimere gli eventuali risvegli, dei pochi, che riescono a smascherare il disegno diabolico della sovversione. Spesso capita che ci si risvegli dal torpore e si esprima un’insoddisfazione verso gli schemi positivistici, indirizzando lo sguardo verso idee sostitutive che solo apparentemente sembrano differenti o antagoniste alle precedenti rifiutate. Invece non sono altro che nozioni atte a riaddormentare le momentanee rinascite.
-TATTICA DELLE CONTRAFFAZIONI.
Essa è un applicazione specifica della tattica precedente. Accade che alcune volte gli effetti dell’azione distruttiva delle forze oscure si rendano visibili, provocando reazioni atte a riprendere idee e simboli propri del passato tradizionale; in questo caso subentra un tipo di azione indiretta della sovversione, volta a far si che le idee o i simboli ripresi siano distorte/i , falsificateli o contraffatte/i. La reazione di conseguenza verrà deviata o addirittura capovolta. Esempio tipico dell’applicazione di questa tecnica è quello riguardante il tradizionalismo, spesso confuso con la Tradizione. L’anelìto e l’azione per un ritorno alla Tradizione assumono, sotto l’influenza di agenti anti-tradizionali, la connotazione di un ritorno al tradizionalismo. Si fanno orientare le attività verso tutto ciò che è consuetudine, routine, vestigia di ciò che è stato, rischiando di far cadere nell’anacronismo un possibile movimento di restaurazione tradizionale. Si rimane legati ad un contesto storico e sociale, senza coglierne l’essenza e lo spirito e far assumere quindi un valore metastorico all’azione.
-TATTICA DELL’INVERSIONE.
Essa è il quarto strumento della guerra occulta e ci mostra quanto le forze della anti-Tradizione siano delle vere e proprie "intelligenze". Esse conoscono qual è l’Ordine da distruggere, inteso come realtà superiore, punto di riferimento per ciò che è umano. Di conseguenza operano per far sì che ogni tendenza verso il soprannaturale devii, verso forme di spiritismo, occultismo e altre forme decisamente "sinistre" di neospiritualismo. Oltre alla "perdita" di notevoli uomini deviati, ciò ha provocato la nascita di una continua diffidenza verso l’esoterismo, il quale ormai automaticamente viene associato alla massoneria e al teosofismo.
-COLPO DI RIMBALZO.
E’ l’utilizzo dei punti deboli, di un organismo tradizionale, per dare vita ad una azione lenta e corrosiva. In alcuni casi i rappresentanti di date tradizioni vengono a scontrarsi per interessi particolaristici, fomentati da agenti esterni, per delle finalità contingenti e subalterne della politica venendo meno all’unità tradizionale. Lo screditarsi a vicenda per interessi materiali, facilita solamente l’azione delle forze occulte le quali possono essere fronteggiate e sconfitte solamente con la fedeltà incondizionata all’idea tradizionale.
-IL CAPRO ESPIATORIO.
Abbiamo visto come l’azione sovversiva, a volte, si renda palese; per evitare reazioni contro di essa e le sue malefatte, si proietta l’attenzione dell’avversario su un elemento e su elementi che solo parzialmente sono responsabili del loro gioco nefasto. Passata la momentanea "bufera", le forze anti-tradizionali riprendono a tessere la loro trama cospiratrice.
-IL FAR SCAMBIARE UN PRINCIPIO CON I RAPPRESENTANTI DI ESSO.
Questo strumento sfrutta lo scambio e la confusione tra l’operato di un rappresentante incapace ed il principio che dovrebbe incarnare, screditandolo inevitabilmente perché accusato di falsità ed inadattabilità. L’esempio ci è offerto dalle rivoluzioni dei secoli scorsi sopra citate dove l’incapacità dei rappresentanti dell’ordine monarchico ed aristocratico è stata scambiata con la crisi del suddetto sistema.
-TATTICA DELLE DILUIZIONI.
Abbiamo in precedenza analizzato come l’uomo di fronte a situazioni di profonda crisi abbia avuto delle reazioni le quali sono sempre state reinserite in sistemi favorevoli alla sovversione. La situazione attuale di profondo disfacimento è il risultato di un processo iniziato migliaia di anni fa, articolato in vari fasi ognuna delle quali contenente un latente stato di crisi. Il fronte occulto per respingere le reazioni di insoddisfazione alle teorie del progresso - reazioni reclamanti un ritorno alla purezza dell’origine - ha sempre sfruttato l’etichettamento dell’anacronistico e del reazionario in senso dispregiativo, troncando definitivamente queste resistenze con una trappola rivelatasi fruttuosa: si è fatto in modo che i punti di riferimento per eventuali ritorni fossero degli esempi nei quali la crisi era presente in forme nascoste e meno visibili. Un esempio del ritorno deviato è quello dell’idea di nazionalismo; non è possibile sottovalutare la differenza fra un nazionalismo di tipo spirituale (inteso soprattutto come una "reazione contro la dissoluzione internazionalistica") e un nazionalismo di massa (proprio dell’azione livellatrice e cosmopolita del progetto mondialista) in quanto si rischierebbe di cadere nella trama già accennata nella tattica delle diluizioni.
-LE INFILTRAZIONI SOPPIANTATRICI.
La conoscenza di quest’ultimo strumento è legata all’esperienza dei gruppi che si richiamano all’idea tradizionale. Se essi raggiungono uno stato tale in cui i membri rimangono fermi in una situazione di vuoto spirituale, in mancanza di un centro e di una autorità, le infiltrazioni svolgeranno la loro azione con la sostituzione del centro nemico ormai degenerato, con uno dominato o controllato dalle forze sovversive; quest’ultime a loro volta utilizzeranno i gruppi per scopi anti-tradizionali cercando di mantenerne oscure le trame. L’esempio tipico dell’utilizzo di questa tattica la si può intravedere nella massoneria moderna.
La conoscenza di mezzi e delle tattiche usate dalla sovversione per minare l’ordine tradizionale è indispensabile per chiunque voglia intraprendere un’azione costruttiva. Avere ben chiaro quale sia il nemico ed i suoi trucchi non può far altro che sviluppare una acutezza ed una sensibilità nell’avvertire le influenze, più o meno celate del mondo della sovversione contribuendo in modo fondamentale alla futura vittoria delle forze luminose del cosmos sulle forze oscure del caos.

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