domenica 6 settembre 2015

La Dichiarazione dei diritti di Dio contro i massonici ”diritti dell’uomo”



Nell’anniversario delle stragi dell’inizio Settembre 1792, pubblichiamo il discorso del visconte Charette de La Contrie quando, nella Francia barbarizzata dalla Rivoluzione, vennero massacrati prigionieri politici invisi al Regime rivoluzionario, tra i quali tre vescovi, numerosi religiosi e religiose refrattari al Nuovo ordine e tanti uomini e donne poi beatificati da Papa Pio XI nel 1926. Anche visibilmente, contro i “diritti degli uomini”, falsi e bugiardi (raffigurati nell’impressionante allegoria massonico-rivoluzionaria che correda questo articolo), il visconte Francois Athanase de Charette de La Contrie ribadisce i diritti imperscrittibili di Dio e della Verità che nessuna legge umana, nessun sofisma costituzionale, nessun parto delle ideologie vecchie o nuove, può menomare o manomettere. 
 
“La nostra patria sono i nostri villaggi, i nostri altari, le nostre tombe, tutto ciò che i nostri padri hanno amato prima di noi.
La nostra Patria è la nostra Fede, la nostra terra, il nostro Re.
Ma la loro patria, che cos’è? Lo capite voi? Vogliono distruggere i costumi, l’ordine, la Tradizione. Allora, che cos’è questa patria che sfida il passato, senza fedeltà, senz’amore? Questa patria di disordine e irreligione?
Per loro sembra che la patria non sia che un’idea; per noi è una terra. Loro ce l’hanno nel cervello; noi la sentiamo sotto i nostri piedi, è più solida.
E’ vecchio come il diavolo il loro mondo che dicono nuovo e che vogliono fondare sull’assenza di Dio.…
Si dice che siamo i fautori delle vecchie superstizioni. Fanno ridere! Ma di fronte a questi demoni che rinascono di secolo in secolo, noi siamo la gioventù, signori! Siamo la gioventù di Dio. La gioventù della fedeltà.”
Manifesto Vandeano, di François-Athanase de Charette de La Contrie

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