venerdì 5 marzo 2010

2010: i comunisti della perla scoprono il gramscismo!

E' possibile che abbiano ritenuto che nessuno se ne sarebbe accorto? Probabilmente sì, facendo in conti con i politici di centrodestra e gli analisti politici locali, probabilmente pensavano di svangarla.
La tentazione gramscista del resto è divenuta obbligata a seguito delle bordate elettorali prese nelle ultime chiamate alle urne. Dapprima sulla base dei dati numerici e poi sul piano politico e organizzativo, la sinistra comunista ha dovuto fare i conti con un progressivo ripensamento di sè (atteggiamento tra l'altro virtuoso che nella destra radicale litoranea manca del tutto). A seguito delle infiltrazioni borghesi neoprogressiste nel centrosinistra (le scomode coabitazioni con Tidei, Bianchi, Mucciola ed i democristiani di sinistra), dopo aver perso il rapporto egemonico con la società civile attraverso le categorie del politico, hanno iniziato un'opera di infiltrazione civica e culturale che prende le mosse da lontano. Hanno abbandonato Lenin ed hanno abbracciato Gramsci.
Iniziano dal Liceo scientifico, passano per l'agesci e via via dall'ambientalismo light arrivano al berlinguerismo culturale. Ultima in pole position l'iniziativa "culturale" sull'8 Marzo. Bene, noi siamo molto attenti, del resto nel paese non ci vuole molto a capire chi anima una attività piuttosto che un'altra. Si riconosce chi anima il partito della rifondazione e contemporaneamente produce inziative parallele di suporto. Una prece per Vladimir Ulianov, i comunisti si sono letti i "Diari dal Carcere"..... da rivoluzionari son diventati "revisionisti".... o socialdemocratici? Continuate così magari passando per Gramsci, arrivate a Croce, fate una giravolta sull'attualismo gentiliano, vuoi vedere che diventate "fascisti di sinistra"?

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