Siamo arrivati al venerdì, domani è silenzio. Nella liturgia ecclesiastica il Venerdì Santo è uno snodo decisivo, uno spartiacque, l'acme (il punto più alto) di dolore, cui deve far seguito il silenzio. Oggi è Quaresima, non però ancora l'immediata vigilia di Pasqua e infatti la Pasqua non c'entra. La liturgia che imporrebbe il silenzio è infatti quella democratica-elettorale. In omaggio alle attitudini borghesi che permeano tutt'ora l'attuale regime,
il silenzio che inizia il sabato pre-elettorale e che continua fino al momento della chiusura delle urne sarà rotto milioni di volte, con invadenti telefonate, messaggini, capannelli nei punti strategici delle città e all'esterno dei seggi elettorali, ammiccamenti, riempimento all'eccesso di materiale propagandistico nelle cassette delle poste e sulle auto, affissioni abusive perché fuori tempo massimo.La comunità di azionepuntozero si allontana dall'ultimo mefistofelico atto della campagna elettorale per scegliere una campagna vera, il contatto diretto con il Creato e con il proprio ambiente, così lontano dalle cartacce, che siano propagandistiche o direttamente con filigrana, che vediamo circolare.
Laggiù (o lassù) il silenzio sarà quello vero.
1 commento:
Proprio oggi ho ricevuto un SMS dalla sede di "Futuro Azzurro" di Civitavecchia dove con un'italiano frammisto a termini di dialetto civitavecchiese mi si chiede di "votare e far votare" la loro lista per "il bene del paese". Molto comico ma allo stesso tempo deprimente.
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