venerdì 26 marzo 2010

Se questo è un silenzio

Siamo arrivati al venerdì, domani è silenzio. Nella liturgia ecclesiastica il Venerdì Santo è uno snodo decisivo, uno spartiacque, l'acme (il punto più alto) di dolore, cui deve far seguito il silenzio. Oggi è Quaresima, non però ancora l'immediata vigilia di Pasqua e infatti la Pasqua non c'entra. La liturgia che imporrebbe il silenzio è infatti quella democratica-elettorale. In omaggio alle attitudini borghesi che permeano tutt'ora l'attuale regime, il silenzio che inizia il sabato pre-elettorale e che continua fino al momento della chiusura delle urne sarà rotto milioni di volte, con invadenti telefonate, messaggini, capannelli nei punti strategici delle città e all'esterno dei seggi elettorali, ammiccamenti, riempimento all'eccesso di materiale propagandistico nelle cassette delle poste e sulle auto, affissioni abusive perché fuori tempo massimo.
La comunità di azionepuntozero si allontana dall'ultimo mefistofelico atto della campagna elettorale per scegliere una campagna vera, il contatto diretto con il Creato e con il proprio ambiente, così lontano dalle cartacce, che siano propagandistiche o direttamente con filigrana, che vediamo circolare. Laggiù (o lassù) il silenzio sarà quello vero.

1 commento:

Franco del Ghiaccio ha detto...

Proprio oggi ho ricevuto un SMS dalla sede di "Futuro Azzurro" di Civitavecchia dove con un'italiano frammisto a termini di dialetto civitavecchiese mi si chiede di "votare e far votare" la loro lista per "il bene del paese". Molto comico ma allo stesso tempo deprimente.