Bastava la voce di Balsamo, nelle discoteche, almeno fino a qualche tempo fa, a dare il segnale: basta ragazzi, per stanotte vi siete divertiti abbastanza. Al barista e al buttafuori non possiamo farli lavorare ancora, chi ha rimediato beato lui, e chi non c’è riuscito continui a cercare il suo due di picche, ma fuori di qui.
Ebbene, c’è un disc jockey a Civitavecchia, e ha sparato nelle orecchie de La Destra il suo “Sciolgo le trecce”. Lo “svuota pista” ha avuto il suo effetto pressoché istantaneo e in pochi giorni hanno abbandonato la barca Antonio Cacace, Carlo Stabile (nomen omen?), Nicoletta Tortora, Annunziata Montenero, Gabriella Sessa, Stefania Borriello, Alessandro Bovi. Lo hanno fatto con due comunicati stampa (inizialmente solo il primo, dimessosi dalla carica di vicesegretario, poi tutti gli altri, dal Direttivo) con i quali si voleva presumibilmente sbattere la porta. Il fatto è che sulla stampa locale si è sentito poco più di un cigolio… ma ciò non toglie che la vicenda merita una certa attenzione (non “attenzione”, ma “una certa attenzione”). La chiave politica è semplice: lontano dalle elezioni, si sparpagliano cariche, nomine, deleghe scritte a parlare “per conto di”; poi arrivano le elezioni, le disposizioni perentorie, il “contrordine camerati” e ci s’intruppa laddove è stato deciso che ci si debba intruppare, gettando con raffinata nonchalance alle ortiche il lavoro volenteroso e le parole d’ordine dure e pure soffiate per mesi come anatemi da ras di quartierini. Tutto finito nel tritacarne, in “finissimi polverini”.
Assai più attenzione meriterebbe allora la chiave antropologica, sia di chi resta senza verbo proferire, sia di chi parte senza dichiarare la propria destinazione. Ma più attenzione di tutti merita forse il dj, così attento ai tempi delle sue musiche, e tanto ben nascosto da luci psichedeliche e palle di specchi, da dover (lui sì) meritare un posto ad honorem nei migliori locali notturni della Riviera Romagnuola.
Ebbene, c’è un disc jockey a Civitavecchia, e ha sparato nelle orecchie de La Destra il suo “Sciolgo le trecce”. Lo “svuota pista” ha avuto il suo effetto pressoché istantaneo e in pochi giorni hanno abbandonato la barca Antonio Cacace, Carlo Stabile (nomen omen?), Nicoletta Tortora, Annunziata Montenero, Gabriella Sessa, Stefania Borriello, Alessandro Bovi. Lo hanno fatto con due comunicati stampa (inizialmente solo il primo, dimessosi dalla carica di vicesegretario, poi tutti gli altri, dal Direttivo) con i quali si voleva presumibilmente sbattere la porta. Il fatto è che sulla stampa locale si è sentito poco più di un cigolio… ma ciò non toglie che la vicenda merita una certa attenzione (non “attenzione”, ma “una certa attenzione”). La chiave politica è semplice: lontano dalle elezioni, si sparpagliano cariche, nomine, deleghe scritte a parlare “per conto di”; poi arrivano le elezioni, le disposizioni perentorie, il “contrordine camerati” e ci s’intruppa laddove è stato deciso che ci si debba intruppare, gettando con raffinata nonchalance alle ortiche il lavoro volenteroso e le parole d’ordine dure e pure soffiate per mesi come anatemi da ras di quartierini. Tutto finito nel tritacarne, in “finissimi polverini”.
Assai più attenzione meriterebbe allora la chiave antropologica, sia di chi resta senza verbo proferire, sia di chi parte senza dichiarare la propria destinazione. Ma più attenzione di tutti merita forse il dj, così attento ai tempi delle sue musiche, e tanto ben nascosto da luci psichedeliche e palle di specchi, da dover (lui sì) meritare un posto ad honorem nei migliori locali notturni della Riviera Romagnuola.
9 commenti:
Ma non Vi viene il dubbio che forse gli "svuota pista" sono quei pochi personaggi rimasti ne "la Destra"?
Ma fossero proprio loro quelli che puntano a qualcosa di post elettorale?
Staremo a vedere........solo il tempo ci darà una risposta.
lullo
La questione si infittisce. Solo due giorni dalla pubblicazione di questo post, in un comunicato stampa Danilo Costanzi de "La Destra" di Civitavecchia segnala che ha aperto una nuova sede ed è forte di una ventina di militanti. Rimaniamo in attesa di conoscere le posizioni dai rispettivi fronti dell'affaire "la Destra".
Dopo la canzone "Sciolgo le trecce" possiamo passare tranquillamente al film "Tutte chiacchiere e distintivo".
Chi conosce l'autore di tali dichiarazioni sa che SE (SE perchè lo leggo qui) ha annunciato l'entrate di 20 persone nel partito, è grasso che cola se a quel numero va tolto uno zero. Anche se sono convinto che, prima o poi, qualcuno si trova sempre.
Hanno aperto una nuova sede? E' vero, è la bottega del fratello, se entrate trovate ancora i mobili in restauro...
puntoEaCapo
Dovreste essere più informati ragazzi sugli argomenti che trattate...
Il rischio è perdere la credibilità che un blog così giovene non ha.
puntoEbasta.
Ringraziamo il gentile lettore "puntoEbasta" per il "ragazzi". Circa invece la attendibilità dell'affermazione, certamente è tutta da verificare. Se la dichiarazione rilasciata sui giornali non corrisponde alla verità il problema è di chi la comunica, cioè di una persona con nome e cognome e una faccia. Altro è il discorso per una dichiarazione anonima su un blog.
Con i migliori saluti
Condivido con PuntoEaCapo perchè anche noi conosciamo molto bene i nostri polli. Sappiamo chi sono e le loro abitudini.
Per quanto riguarda l'attendibilità delle notizie bisognerebbe chiedere conferma non solo all'autore di tali dichiarazioni ma anche al giornalista che firma tutti i comunicati stampa di co tanto dirigente (alla faccia dei giornalisti indipendenti). Su questo non "indaga" nessuno??? E' possibile che è sfuggito anche a voi???
Al di là delle chiacchiere vedremo i 2 o 3 camerati rimasti de La Destra cosa sapranno fare, visto che il braccio operativo (per non dire la mente) del partito è fuoriuscito e a quanto ci risulta sembrerebbe proprio perchè in contrasto con chi è rimasto.
Comunque chiacchiere o non chiacchiere, cariche e non carche, noi del Pdl civitavecchiese ci conteremo presto e peseremo il nostro peso specifico sul territorio. Alla Destra RCORDIAMO di stare attenti a spararla grossa in campagna elettorale perchè il 28 e 29 marzo saranno i giorni della conta anche per loro (e noi abbiamo la memoria lunga) e al nostro tavolo si siedono solo coloro che valgono. Per il bene della città.
A.N.
Brrr... rabbrividisco.
Vedo comunque che un dibattito almeno c'è, anche se ognuno si tiene la sua verità per sé, ben nascosta, cercando semplicemente di smentire quella degli altri.
Per il resto, da semplice osservatore interessato a chi si rifà, almeno per come si presenta, ad una certa visione del mondo, ho registrato ciò che ho visto ed intravisto. L'invito che sento sorgermi dal cuore è quello di evitare i "ci vedremo a Filippi", laddove Filippi è il 29 marzo. Ma so che una campagna elettorale basta ed avanza ad obnubilare qualsiasi capacità comunicativa, quando si tratta di dire la verità. Hai visto mai che mi smentite?
Ma quale destra e destra. Altro che La Destra, la partita vera e propria si gioca in Giunta e dentro il Pdl.
La cosa bella di questa campagna elettorale è che ogni dirigenti (o capetto)del Pdl di Civitavecchia (da buoni separati in casa) ha il proprio candidato per la Regione Lazio e, tramite i propri movimenti/correnti/spifferi/associazioni/liste (ecc.ecc.) sono pronti a farsi la guerra a suon di voti.
Dal 31 marzo se ne vedranno delle belle all'interno del Pdl!!!! Quando arriverà il momento "della pesa" e quindi della conta si vedrà chi avrà i numeri per comandare e chi si dovrà cercare un'altro posto dove andare (ancora una volta...).
C'è da scommetterci che qualcuno ad aprile presenterà il conto, e allora sì che ne vedremo delle belle!!!
Un elettore
Caro DONatore di Lavoro, il problema è un altro. Corrente o spiffero, quell'aggregato politico (perchè un partito di certo non è) che risponde al nome di PDL è quanto di più squallido la storia abbia mai visto, per non parlare a civitavecchia della coalizione delle grandi intese o dei grandi interessi, che dir si voglia. Non son questioni politiche quelle all'interno del pidielle, sono guerre tra bande rivali - neotribalismo metropolitano, spesso dettate da veri e propri sincretismi momentanei in funzione di specifici interessi. Basterebbe del resto citare i testacoda su carbone, acqua pubblica e milioni di altri esempi. Un tempo sarebbero stati chiamati servi. Oggi?
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