venerdì 26 aprile 2013

CHERNOBYL - 27 anni dopo


CHERNOBYL - L'anniversario scomodo per i nuclearisti, mentre ancora ci stiamo chiedendo se la nube nucleare che ci ha invaso ha qualche relazione con una parte dei tumori che stanno progressivamente assumendo un numero mostruoso.
KIEV (UCRAINA) – Per non dimenticare la tragedia nucleare di Chernobylm, per il 27esimo anniversario decine di persone hanno acceso candele a Kiev.
Il 26 aprile del 1986, un test “di sicurezza” portò all’esplosione e all’incendio del reattore numero 4 nella centrale nucleare di Chernobyl in Ucraina.
Il rilascio della radioattività, pari a centinaia di volte di quello delle bombe atomiche di Hiroshima e Nagasaki, ha coinvolto più di 5 milioni di persone e interessato oltre all’Ucraina, anche la Russia e la Bielorussa.
Dopo 27 anni, nelle aree vicine anch’esse fortemente contaminate dal fallout radioattivo, continuano a vivere sotto lo sguardo indifferente di istituzioni locali e comunità internazionale, migliaia di persone: le aree abbandonate che si trovano a circa 30 chilometri dalla centrale, si stanno addirittura ripopolando. Il rischio di ammalarsi, per tutti quello che vivono in queste aree, è altissimo: la loro aspettativa di vita è invece bassissuma.
Nel solo villaggio di Gden, a 15 chilometri dalla centrale di Chernobyl, oggi abitano 250 persone tra cui 25 bambini. Ogni giorno bevono l’acqua e mangiano prodotti agricoli contaminati.

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