domenica 28 ottobre 2012

IN MARCIA ... da sempre!

Fino a ieri sono girati strani link su facebook, inerenti una fantomatica "marcia su Roma" organizzata il 28 ottobre, non si capisce bene come e da chi, per celebrare la famosa marcia fascista del 1922. Ovviamente non è stata fatta ma è stata utile a rinfoltire gli archivi di qualche ufficio politico, che se ne servirà per il prossimo “manchurian candidate”. Diversi sono i motivi che ci spingono a sottolineare una riflessione in merito. Un motivo di ordine puramente pratico sta nel fatto che molti giochi di potere li conosciamo ahinoi bene, non troviamo malafede nel pensare che queste cose possano benissimo essere organizzate da un qualsiasi "servizio" di turno in modo tale da provocare disordini tali da giustificare una repressione nei confronti di un qualsiasi movimento politico che si rifaccia a determinate ideologie, quindi visto che a questa farsa avrebbero poturo partecipare i soliti "cani sciolti" e nostalgici d'altri tempi che nulla hanno a che condividere con noi e con le nostre organizzazioni, i danni scaturiti di un ipotetica repressione avrebbero colpito, proprio chi tanto lavora sodo quotidianamente, sacrificando tempo, denaro e interessi per l'affermazione di un modo d'essere, di uno  stile di vita e di una scuola di pensiero che sta lontano anni luce dalla manifestazione in questione. Vi è poi un motivo di carattere ideologico per il quale ci si sente “un po' presi per il culo" – per usare un eufemismo, da queste cose...  La marcia del 22 è una riaffermazione di un principio (inteso anche come inizio) che avrebbe ridestato di lì a poco l'Italia e l'Europa da una crisi profonda non solo di carattere economico iniziata in Francia con la rivoluzione. Gli eroi che vi parteciparono e che proseguirono poi il loro percorso nella repubblica sociale del 1943 non erano certo nostalgici di un qualche periodo ormai andato, bensì si dimostrarono avanguardie, gente che teneva fede ad un Idea superiore di rinascita spirituale, gente che lottava ogni giorno e non badava minimamente ai propri interessi, ai propri comodi. Esattamente tutto il contrario di quanti oggi si sono rifatti belli e pasciuti, con camicie nere e saluti romani davanti a piatti di tagliatelle al ragù, per poi passare i restanti 364 giorni a cazzeggiare su facebook, a fregarsene di quei principi e a poltrire  comodamente nel loro modo di essere borghese.  Niente di tutto questo noi condividiamo, noi teniamo fede giornalmente a quanto ci è stato insegnato, sia nei principi di ordine tradizionale che oggi il mondo moderno sembra aver abbandonato ma soprattutto dall’esempio dei combattenti dell’onore con i quali condiviamo spesso il nostro tempo. Noi teniamo fede alle nostre idee, ci sacrifichiamo quotidianamente e nel disinteresse nostro e nell'interesse della nostra comunità, lottiamo giorno per giorno contro il capitalismo, contro la morsa monetaria internazionale, contro l'immobilismo del popolo ormai addormentato dai media, serriamo i ranghi, ci facciamo forza l'un l'altro, sosteniamo il più debole ma anche il più forte nei momenti di debolezza. Seguiamo gli Esempi per poter divenire esempi, un domani. Lottiamo per un affermazione di un visione che è totalmente derisa dalla maggior parte delle persone che ci vorrebbero schiavi come loro perché non hanno voglia di alzarsi dal divano, né hanno voglia di fare un ragionamento minimo ... Lottiamo contro gli zombie moderni, con tutte le nostre forze, con le nostre idee per un ridestare dal clima di addormentamento generale, gli spiriti migliori e riconquistare la nostra bella Europa, fatta di virtù, ordine, gerarchie. La nostra marcia è giorno per giorno, ogni giorno ci alziamo consci di trovarci in guerra contro il nostro peggior nemico, noi stessi, le nostre pigrizie, le nostre paure. Voi che invece vi rifate ai nostri ideali una volta l'anno ci fate solo sorridere, neanche vi prendiamo in considerazione, siete nostri nemici tanto quanto le banche, i tecnocrati, gli affamatori del popolo noi non siamo così come ci vogliono dipingere. Noi siamo un idea in marcia da millenni tenetelo bene a mente, per noi il 28 ottobre è tutti i giorni!

Solidarietà agli organizzatori del Convegno

Massima solidarietà a Pietro Cappellari, Gabriele Adinolfi ed alle loro famiglie, vittime di una aggressione messa in atto da un gruppo di banditi in perfetto nonni-style. A giorni contatteremo Pietro per metterci a disposizione per un eventuale sostegno, se sarà necessario!
http://www.perugiatoday.it/cronaca/marcia-su-roma-aggressione-relatori-convegno-celebrativo.html 


sabato 27 ottobre 2012

Inaugurazione sede UDC a Santa Marinella

Lezioni di senso civico a cura degli esponenti dell'UDC locale.
Se queste sono le premesse, immaginiamo come intendono governare.


Questo il comunicato inviato alle Redazioni Locali, che pubblicano solo quello che ritengono giusto.


Fotonotizia
Si ringrazia anticipatamente per l’eventuale pubblicazione

Parte bene l’avventura nella nuova sede dell’UDC di Santa Marinella.
Venerdì sera scorso a Santa Marinella, si è tenuta la prima riunione nella nuova sede sotto i portici al centro della città e, si è potuto scorgere da subito, l’alto senso civico mostrato dai rappresentanti locali del partito di Casini. Nei minuti precedenti, la zona era sotto un forte nubifragio e probabilmente per facilitare l’ingresso di qualcuno si è deciso di salire con l’auto sul marciapiede. Bene, vogliamo essere buoni, passi anche la cortesia per non fa bagnare nessuno. Ma era proprio necessario occupare per ore il marciapiede e i posti per i disabili poco più in là sulla via Aurelia? Se queste sono le premesse della sensibilità con la quale gli esponenti dell’Udc si propongono di governare Santa Marinella, ci immaginiamo cosa possa succedere qualora arrivino al potere.

Deiezioni Comunali 2013 – Arrivano i Mostri!
Azione Diretta – Azione Punto Zero

A seguito del comunicato e della foto, gli esponenti dell'UDC hanno ritenuto di contestare maleducatamente ad uno dei nostri militanti, l'operazione di sputtanamento. Quindi non solo si comportano male ma pretendono pure di non essere giudicati per le loro prepotenze. Una bella idea di se stessi... senza dubbio!

SEGUIRE LA LUCE, SEGUIRE L'ESEMPIO

Un azione virtuosa rimane tale solo in quanto priva di qulasiasi desiderio egoistico e materialistico. Quando la sporchiamo con l'orgoglio, e col desiderio di ricavarne in cambio privilegio, essa svilisce: Azione come rappresentazione del divino, senza scopi meschini, e compiuta unicamente per il raggiunigimento del giusto e del vero a beneficio della comunità. Azione impersonale e diretta, azione senza condizionamenti.
Noi non ci poniamo il dubbio su che pensiero gli altri si facciano della nostra azione, in quanto agiamo col cuore, seguendo la via segnata dalla Tradizione. Noi facciamo e siamo quello che pensiamo.

"Se amiamo la virtù solo per il fatto che vien notata, la macchiamo di orgoglio. Noi non siamo più virtuosi nel momento in cui desideriamo che la virtù, che riteniamo aver raggiunto, sia vista e ammirata. Così avviene per tutte le virtù. esse sono belle, dolci, se le amiamo di per sè stesse, se le coltiviamo per il solo piacere di averle raggiunte.
Noi procediamo nella vita senza neanche pensare al fatto che potremmo non essere compresi. I cuori senza complicazioni non immaginano le complicazioni degli altri. I cuori puri non immaginano che altri cuori siano maligni o impiuri"
Leon Degrelle

lunedì 22 ottobre 2012

Semi di lotta .. Fiori di Rivolta!

Ci fa piacere rilevare come le nostre propaggini, determinino nei più giovani dei bagliori di riflessione. Il brano che pubblichiamo ci è giunto da una giovane ragazza che in un tema in classe ha voluto sottolineare come l'Italia sia - così come fissato dal Sommo Poeta - "non donna di provincie, ma bordello". Ce lo ha voluto spedire e noi siamo ben lieti di pubblicarlo. E' per tale ragione che continuiamo a lottare, non per noi, per un nostro soddisfacimento personale, facendo quel che più ci piace! Lavoriamo con dedizione per ciò che è giusto fare, tradizionalmente, per lasciare alle giovani generazioni una eredità ed un esempio. Miglior soddisfazione non potevamo averla. Adesso avanti, continuiamo così, senza lodarci, "perché  a lodarsi ci si rimette" ..... a buon intenditor ... 


ahi serva Italia, di dolore ostello,
nave senza nocchiere di gran tempesta,
non donna di provincie, ma bordello!

Partendo da questa terzina del VI canto del Purgatorio possiamo capire la lungimiranza di Dante nei confronti della società. Possiamo dire che la situazione politica dell’Italia nel corso dei secoli non è migliorata, anzi è persino peggiorata. In quasi 700 anni le strutture politiche italiane sono degradate a tal punto da diventare per gli altri paesi un esempio da non imitare. Innanzitutto l’Italia non ha una struttura politica solida su cui contare. La si può proprio definire una “nave senza nocchiere” in quanto l’amministrazione del Paese è stata affidata a un governo tecnico; definendo sempre più la precarietà politica e sociale. Ad aggravare la situazione è stata anche la nuova manovra del governo tecnico (Spending Review), che prevede tagli dei fondi indirizzati alle strutture pubbliche, i cittadini italiani così si non visti aumentare le tasse in misura spropositata, mentre gli stipendi sono rimasti invariati e in alcuni casi ci sono stati tagli anche sui salari. Intanto le fabbriche chiudono, il lavoro diminuisce ed i contratti a tempo indeterminato diventano una fantasia; cosi come il lavoro in nero e l’evasione fiscale aumentano a causa delle tasse troppo alte. Diventa un’Italia di “dolore ostello”, un momento di grande crisi che colpisce le classi più deboli della società. Nel frattempo i politici piuttosto che provvedere al Bene dello Stato, si preoccupano soltanto dei proprio interessi, utilizzando il denaro pubblico per scopi personali. Un esempio di ciò è l’ex capogruppo del Pdl del consiglio Regionale del Lazio accusato di avere trasferito sui suoi conti oltre 1 milione e 300 mila euro, tutti soldi che dovevano essere indirizzati al partito. Un vero e proprio “bordello” in cui i politici hanno perso di vista il loro ruolo principale: la salvaguardia del paese. Ma anche noi cittadini abbiamo la nostra colpa, abbiamo affidato tutto nelle mani dei parlamentari diventando eccessivamente passivi nei confronti della vita politica. Così il loro potere è aumentato talmente tanto che quei pochi che hanno una coscienza politica non possono opporsi, in quanto i politici sono difesi dall’autorità dello Stato.


Yøruichi

sabato 20 ottobre 2012

LA STRAGE DELL'INNOCENZA

20 ottobre 1944: una formazione di aerei angloamericani B24 e B27, in missione per
bombardare le officine Breda e la stazione ferroviaria di Greco in prossimità di Milano, per un errore di calcoli non riuscì a colpire i bersagli strategici prefissati.
Nonostante la consapevolezza di ciò, alle ore 11,24 gli aerei, prima di rientrare sganciarono comunque le bombe in una zona abitata e priva di ogni obiettivo militare. Uno degli ordigni esplosivi da 500 chilogrammi centrò la scuola elementare Francesco Crispi di Gorla (Milano) durante le ore di lezione mentre gli alunni
stavano scendendo nel rifugio. Ci fu un'esplosione devastante che sventrò completamente
l'edificio scolastico seppellendo sotto le macerie le anime dei bambini, tra i sei e gli undici anni, e insegnanti: 184 le vittime.
Altro spettacolo straziante ed orribile, finito nell'oblio. Altro altissimo prezzo pagato alla "liberazione"..
 
 

lunedì 15 ottobre 2012

Varca la soglia, la lotta continua!


"ricorderò per sempre, che strana sensazione
varcare quella soglia, la prima riunione
un fremito continuo, capire solo dopo
la tua diversità che ti svela poco a poco.."

giovedì 11 ottobre 2012

Sul volto dei guerrieri, cicatrici e un bel sorriso

Solo chi non ci conosce, chi vuole denigrarci o chi è testimone di una natura molto limitata può affermare che l’impegno militante ed il sacrificio costante per qualcosa di più alto siano cose tristi.
Da Sparta, uno dei massimi esempi di società tradizionale basta su valori guerrieri e nostro imperituro riferimento, una testimonianza che ribadisce l’importanza di affrontare qualsiasi momento della nostra vita con quell’allegria e quell’ottimismo che sono sintomi sintomi di quel “distacco”, dalle cose che compiamo e dai frutti che ne possiamo ricavare, che deve sempre contraddistinguerci.
Non con superficialità però! Questa la lasciamo a chi, per invidia o impotenza, spara sentenze.
 
[...] Una volta, mentre stavo facendo una commissione, ho visto Leonida, il re in persona, incapace per più di un minuto di alzarsi in piedi, ripiegato su se stesso, e il tutto per una banalissima battuta. Ogni volta che tentava di rialzarsi, uno dei suoi Compagni di Tenda, un capitano dalla barba e dai capelli brizzolati ormai vicino alla sessantina – che per il re era poco più che un ragazzo, tanto che si rivolgeva ancora con il soprannome dato durante l’agogè – lo tormentava ripetendogli la battuta, magari con qualche variazione, cosa che gli creava un altro convulso di risa e lo faceva di nuovo piegare in due.
Questi episodi, come altri, rendevano Leonida caro ai suoi uomini, tutti quanti, non solo gli Uguali spartiati, ma anche i guerrieri e i perioikoi. Perché gli uomini vedevano il loro re che, a quasi sessant’anni, faceva la loro stessa vita. E sapevano che in battaglia non sarebbe stato nelle retrovie, ma avrebbe combattuto fianco a fianco con loro, e magari nella posizione più pericolosa e più calda.
Comunemente si crede – e gli spartani fanno di tutto per alimentare tale credenza – che l’addestramento militare dei lacedemoni sia brutale e assolutamente privo di momenti di allegria. Niente è più lontano dal vero. Mai in vita mia ho sperimentato situazioni in cui l’ilarità generale sia stata più vivace e più sincera di certi momenti di addestramento sul campo. Gli uomini ridono e scherzano e si lanciano battute dall’attimo in cui si risvegliano al suono della salpinx fino all’ora in cui, stanchi morti, si avviluppano nel mantello per dormire, e anche allora non è difficile sentire qualcuno che parlotta e qualcun altro che scoppia a ridere magari in un angolino remoto del campo, finchè il sonno, che cala come un colpo di maglio, arriva a sopraffarli.
È quell’ umorismo particolare dei soldati che nasce dal dover sopportare insieme situazioni di estremo disagio e tristezza che spesso risulta povero a coloro che sono estranei e non condividono le stesse esperienze. “Che differenza c’è tra un re spartano e un soldato semplice?” chiede un soldato al suo compagno, mentre entrambi si preparano a dormire all’aperto sotto una pioggia battente. L’amico finge di pensarci su in un atteggiamento volutamente drammatico. “Il re dorme in quella buca laggiù”, risponde poi. “Noi dormiamo in questa buca qui.” (Da "Le Porte di Fuoco")

Tratto da azionetradizionale.com

martedì 9 ottobre 2012

SE..

"..Se puoi colmare l' inesorabile minuto
con sessanta secondi di opere compiute,
tuo è il mondo e tutto ciò che è in esso;
e, quel che più conta, sei un uomo."
R.Kipling

lunedì 8 ottobre 2012

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Azione Punto Zero, apre le porte ai tuoi contributi.



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lunedì 1 ottobre 2012

Ci siam fermati a far due conti ......

Ieri sera, in riunione, ci siamo soffermati sulle spese dei gruppi consiliari della Regione Lazio.
Abbiamo appreso che cialtroni senza decenza, in un momento di crisi dove milioni di persone vivono nella povertà assoluta, dove la disperazione si tocca con mano, vivevano nella dissolutezza di festini, conti milionari, lusso, ostriche e champagne. Poi abbiamo preso il bilancio dellal nostra iniziativa militante, composto da tante voci di spesa e poche di entrata. Fotocopie, vernice, colla, libri, poster, magliette, manifesti, pubblicazioni, cd gratuiti per i ragazzi più giovani. Tra le entrate contributi di gente anziana con pensione da fame, padri di famiglia, i 20 euro dello studente, i soldi strappati ad un duro bilancio familiare. In città come le nostre, dove le sedi si aprono ad intermittenza solo per operazioni elettorali, mantenere una sede tutto l'anno è un sacrificio enorme. Spesso ci fermano a parlare giovani e meno giovani che, pur usufruendo di tutte le prebende offerte dal sistema vigente, credono di appartenere ad una chissàqualeareadidestra che ci vede tutti uniti in un pan-cameratismo da favola. Beh, vogliamo esser sinceri, qui non si presenti nessuno con pseudoalibi all'amatriciana, non si venga a blaterare di presunte diversità legittimate da unanonsisaquelnobileorigine. Qui il problema non è tra uno o un altro schieramento, da un colore o da un altro colore, da questo o quel personaggio. Chi direttamente intascava quei soldi e chi si giustifica dietro un "non sapevo" e tutti i suoi complici fin qui nell'ultimo paesello del litorale sono marci fino all'osso. Il conflitto non è tra quelli di destra e quelli di sinistra, non crediamo alle verginelle di destra e de la destra. Qui la guerra che si è aperta è tra due mondi, tra due modi d'essere, tra due diverse visioni della vita, tra due irriducibili concezioni del mondo. Lo si sappia, per noi un consigliere regionale o l'ultimo complice galoppino scalpitante per le prossime elezioni comunali fa lo stesso. Siete degli esseri marci, infestate ogni cosa che toccate, siete peste ambulante. Se anche una sola parte del nostro corpo potrà essere infettata dai vostri vizi, dalle vostre profferte,  non esiteremo un minuto a tagliarcela di dosso senza un lamento. Un'altra certezza: faremo di tutto affinchè la migliore gioventù di Santa Marinella e Civitavecchia non varchi la soglia di una delle vostre sedi, che sono sudici ricettacoli di interessi fetidi e purulenti. Luoghi dove non si sa chi paga e perchè, dove ci si ingozza senza sapere chi paga il conto, dove si pratica la peggior specie di prostituzione: quella dell'anima.Siete il peggior nemico, arnesi del demonio, servi della impostura democratica, materialista, tecnoburocratica e liberal-capitalista.".... e fino all'ultimo uom combatteremo, il nostro onore si chiama fedeltà "