Ieri sera, in riunione, ci siamo soffermati sulle spese dei gruppi consiliari della Regione Lazio.
Abbiamo appreso che cialtroni senza decenza, in un momento di crisi dove milioni di persone vivono nella povertà assoluta, dove la disperazione si tocca con mano, vivevano nella dissolutezza di festini, conti milionari, lusso, ostriche e champagne. Poi abbiamo preso il bilancio dellal nostra iniziativa militante, composto da tante voci di spesa e poche di entrata. Fotocopie, vernice, colla, libri, poster, magliette, manifesti, pubblicazioni, cd gratuiti per i ragazzi più giovani. Tra le entrate contributi di gente anziana con pensione da fame, padri di famiglia, i 20 euro dello studente, i soldi strappati ad un duro bilancio familiare. In città come le nostre, dove le sedi si aprono ad intermittenza solo per operazioni elettorali, mantenere una sede tutto l'anno è un sacrificio enorme. Spesso ci fermano a parlare giovani e meno giovani che, pur usufruendo di tutte le prebende offerte dal sistema vigente, credono di appartenere ad una chissàqualeareadidestra che ci vede tutti uniti in un pan-cameratismo da favola. Beh, vogliamo esser sinceri, qui non si presenti nessuno con pseudoalibi all'amatriciana, non si venga a blaterare di presunte diversità legittimate da unanonsisaquelnobileorigine. Qui il problema non è tra uno o un altro schieramento, da un colore o da un altro colore, da questo o quel personaggio. Chi direttamente intascava quei soldi e chi si giustifica dietro un "non sapevo" e tutti i suoi complici fin qui nell'ultimo paesello del litorale sono marci fino all'osso. Il conflitto non è tra quelli di destra e quelli di sinistra, non crediamo alle verginelle di destra e de la destra. Qui la guerra che si è aperta è tra due mondi, tra due modi d'essere, tra due diverse visioni della vita, tra due irriducibili concezioni del mondo. Lo si sappia, per noi un consigliere regionale o l'ultimo complice galoppino scalpitante per le prossime elezioni comunali fa lo stesso. Siete degli esseri marci, infestate ogni cosa che toccate, siete peste ambulante. Se anche una sola parte del nostro corpo potrà essere infettata dai vostri vizi, dalle vostre profferte, non esiteremo un minuto a tagliarcela di dosso senza un lamento. Un'altra certezza: faremo di tutto affinchè la migliore gioventù di Santa Marinella e Civitavecchia non varchi la soglia di una delle vostre sedi, che sono sudici ricettacoli di interessi fetidi e purulenti. Luoghi dove non si sa chi paga e perchè, dove ci si ingozza senza sapere chi paga il conto, dove si pratica la peggior specie di prostituzione: quella dell'anima.Siete il peggior nemico, arnesi del demonio, servi della impostura democratica, materialista, tecnoburocratica e liberal-capitalista.".... e fino all'ultimo uom combatteremo, il nostro onore si chiama fedeltà "
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