mercoledì 30 novembre 2011

ESSERE ESEMPIO! (Comunicato & foto)

(30/11/2011) - Lottare per chi ha lottato, per non dimenticare chi è caduto: mai. Si potrebbe riassumere così l’iniziativa che ha visto più realtà in tutta Italia operare insieme per ricordare l’anniversario della morte di Corneliu Zelea Codreanu, già capo della Guardia di Ferro rumena e assassinato esattamente settantatre anni fa. Un anniversario che cade in un momento in cui, come non mai, c’è bisogno dell’esempio: e di quello di Corneliu Codreanu soprattutto. “Essere esempio” dunque, è la frase lanciata con questa campagna: nè retorica celebrativa, nè belle parole atte a colpire l’osservatore, ma un messaggio la cui efficacia sta anzitutto nella sua essenzialità, quell’essenzialità di chi, sempre, antepone l’esempio dell’onore e della fedeltà, della lealtà e del sacrificio, anche quando le circostanze della vita sono tra le più avverse e sfavorevoli. In ossequio al principio dell’azione impersonale tanto caro al Capitano, gli striscioni affissi non sono stati corredati di firma alcuna poichè, come insegna la scuola legionaria, la sola azione che eleva è l’azione svincolata dai frutti dell’azione stessa, dal clamore e dalle vanterie di circostanza. Ancora oggi, quindi, riaffermiamo l’imprescindibilità del messaggio di Codreanu che, dinnanzi allo squallore sociopolitico attuale, si erge imperioso sopra le rovine. Ancora oggi, quindi, riaffermiamo che, per cambiare le cose, non servono programmi, ma uomini nuovi. Uomini che sappiano essere esempio!


Qui tutte le immagini da tutte le città:
http://www.azionetradizionale.com/2011/11/30/essere-esempio-comunicato/

Essere Esempio!

Il Paese va in rovina per mancanza di uomini,
non per mancanza di programmi.
 
Corneliu Zelea Codreanu 30/11/1938 - 2011
Santa Marinella - Ingresso nord


Civitavecchia - Via Angelo Molinari

 

venerdì 25 novembre 2011

mercoledì 23 novembre 2011

domenica 20 novembre 2011

venerdì 18 novembre 2011

Essere Esempio - CZ Codreanu

"Noi non facciamo e non abbiamo fatto politica 
un sol giorno della nostra vita. 
Noi abbiamo una religione, 
noi siamo seguaci di una fede; 
nel fuoco di questa fede ci consumiamo e, i
nteramente guidati da essa,
la serviamo fino all’estremo delle forze. 
Per noi non esiste sconfitta e capitolazione, 
giacché la forza di cui vogliamo essere gli strumenti 
è invincibile per l’eternità."
(C.Z. Codreanu)
 

martedì 15 novembre 2011

Uccidi il Monti che è in te!

Proponiamoci di comprare e consumare (non solo i regali di Natale) da piccoli imprenditori meglio ancora se locali, dal vicino che vende dal catalogo, oppure da quello che fa piccoli oggetti, dall'amica che vende su internet, oppure anche prodotti alimentari possibilmente a chilometri zero, del comprensorio, della nostra regione al massimo delle altre regioni d’Italia. Sosteniamo le iniziative no-profit, possibilmente informate da una economia sociale. Frequentiamo e sosteniamo le strutture militanti che sono la linfa della nostra comunità, umana e ideale. Riscopriamo il baratto se necessario, facciamo in modo che i nostri beni, i nostri servizi e i nostri soldi arrivino a gente comune che ne ha bisogno e non alle multinazionali, possibilmente non passando da bancomat e carte di credito. La nostra attenzione ai consumi quotidiani, sia la risposta a concreta ed efficace agli squali della finanza, grande o piccola che sia. Questa è politica (economica e legionaria) , il resto sono solo chiacchiere.
AZIONEPUNTOZERO

domenica 13 novembre 2011

Gli esaltati ed i lagnoni. Due facce della stessa medaglia

Non abbiamo capito di cosa esultano
il centro e la sinistra, 
così come non abbiamo capito 
contro cosa si stia lagnando la destra. 
Dopo poco meno di vent'anni di disastri della seconda repubblica
chi pensavano arrivasse a governare l'Italia, 
la Fata Turchina? 
Per fornire panini imburrati sotto e sopra? 
La responsabilità della situazione è ripartita in egual misura; 
questo è il risultato delle vostre politiche scellerate, 
antinazionali e antisociali.
Nessun cedimento, 
nessun compromesso con la liberaldemocrazia capitalista 
 
 Il mondo degli eguali, la grande finanza, la sovversione,
la democrazia ed il capitalismo sono solo gli strumenti.
COMBATTI!

sabato 5 novembre 2011

5 Novembre

Abbiamo aspettato che trascorresse l'intera giornata per evitare equivoci. Purtroppo si è confermata l'idea che abbiamo maturato in questi anni. Nonostante si parli di Nazione, di sacrifici comuni, di Patria, di senso di appartenenza e tante altre belle cose, alle forze politiche (soprattutto a quelle di centrodestra o di una destra supposta, doppio senso incluso) del IV Novembre non interessa niente. Le forze politiche che si impastano di paroloni in occasione delle comparsate sui media o alle manifestazioni, non hanno interesse alcuno ad alzare lo sguardo aldilà dei loro piccoli interessi di basso cabotaggio. Non è che hanno una posizione politica a riguardo, non gliene interessa proprio. Ancor più grave è ciò che accade ai movimenti giovanili, a cui dovrebbe essere indicato sistematicamente ed in special modo in occasione di questi eventi, l'importanza della memoria e dei sacrifici fatti dai nostri antenati. Niente, niente di niente. La favola che "loro" si occupano di politica è una buffonata. Inoltre è ancor più colpevole che, come a Santa Marinella nella commemorazione della - lo ricordiamo per gli smemorati - VITTORIA dell'Italia nella prima guerra mondiale, si lasci campo pieno a interventi che approfittano di questa ribalta per propagandare idee politiche sovversive e faziose nel giorno dell'anniversario. Oltre a tutto ciò, per i politici la "politica" è occuparsi di amministrazione del territorio comunale. Fine. Senza un radicamento in alcun valore, senza un orizzonte, senza radici, senza memoria. La politica è quello che succede dal Mignone al Marangone per i politicanti civitavecchiesi e quello che succede dal Marangone a Santa Severa Nord per i saltimbanchi politici di Santa Marinella. Il peggior esempio lo danno gli adulti, i giovani pensano ad "amministrare". Si prospetta un un futuro radioso..... sotto lo scudo di sparta ci sarà da fare, senza dubbio.....

martedì 1 novembre 2011

Ponti Romani e amministrazioni attente, un connubio difficile da confermare


Alcuni giorni fa, seguendo le polemiche relative alla presunta vendita di un ponte romano da parte dell’amministrazione comunale di Santa Marinella, abbiamo prima effettuato un sopralluogo presso la villa in oggetto e successivamente siamo passati ad approfondire la vicenda per vederci più chiaro. In considerazione dell’attuale stato di agitazione relativo al bilancio dell’amministrazione comunale, riteniamo plausibile una riconsiderazione delle attuali scelte circa il patrimonio immobiliare soprattutto in riferimento alla ex scuola media di Via della Libertà. Inoltre, ci siamo informati presso l’agenzia immobiliare per conoscere ulteriori dettagli dell’immobile in vendita. A seguito della nostra indagine abbiamo verificato che le caratteristiche della villa in questione rappresentano un unicum che il nostro Comune non può assolutamente non tenere in considerazione. La villa costruita dal noto Ingegnere Pietro Mancini, oltre al prezioso ponte romano che, ricordiamolo, è sottoposto a vincolo dalla sovraintendenza per i beni archeologici,  possiede 820 mq di giardino, l’affaccio sul mare ed è collocata in uno dei luoghi più suggestivi di Santa Marinella, come Largo Impero. Inoltre, ha una linea molto particolare che si riconduce alle architetture di avanguardia tipiche delle residenze di prestigio per la villeggiatura estive della borghesia romana. Riteniamo che al posto degli attuali locali – continua il comunicato – la villa possa rappresentare il luogo naturale per la Biblioteca Civica comunale. Quest’ultima che soffre storicamente la sua servitù rispetto alle necessità immobiliari del comune si trova al centro del paese, in un edificio totalmente inidoneo a rappresentarne la cultura, la specificità storica e il profilo marinaro della città. Tra l’altro nel quadro di una riconsiderazione degli eventuali immobili da mettere sull’altare dei sacrifici, quello sgorbio immobiliare fatiscente sulla Via Aurelia potrebbe essere sacrificato per una destinazione migliore. Prima di pensare alla ex scuola media di Via della Libertà,  per i locali della biblioteca e per i suoi fruitori sarebbe sicuramente un luogo bello, armonioso e sereno per le sue attività. Si risolverebbero così un paio di problemi con una sola manovra, spazi idonei e una sede comunale con un reperto archeologico di valore inestimabile che dona enorme valore all’investimento. I futuri consigli comunali, al contrario, dovrebbero trasferirsi in luoghi più adatti soprattutto per il pubblico, da individuare magari temporalmente nelle palestre comunali o visti i recenti fatti presso il teatro cabaret di Via della Libertà sotto la Chiesa di San Giuseppe. E’ forse troppo complicato, creare una commissione ad hoc per riconsiderare tutto il patrimonio immobiliare e fare delle scelte che possano salvaguardare il meglio dell’architettura di pregio e renderle patrimonio pubblico a scapito di immobili che rappresentano solo il vezzo di qualche architetto in cerca di notorietà? E’ troppo complesso mettere ordine, soprattutto per la futura sede del Comune che deve necessariamente essere posta dai luoghi maggiormente intasati dal traffico? Tema, quest’ultimo, di cui sembrano scomparse le tracce anche dalle conversazioni di corridoio a Via Rucellai. Ci auguriamo di ricevere una risposta al riguardo. Sempre che Sindaco e amministrazione non siano troppo presi dal tesseramento del PdL.
Azione Punto Zero