Ci fa piacere rilevare come le nostre propaggini, determinino nei più giovani dei bagliori di riflessione. Il brano che pubblichiamo ci è giunto da una giovane ragazza che in un tema in classe ha voluto sottolineare come l'Italia sia - così come fissato dal Sommo Poeta - "non donna di provincie, ma bordello". Ce lo ha voluto spedire e noi siamo ben lieti di pubblicarlo. E' per tale ragione che continuiamo a lottare, non per noi, per un nostro soddisfacimento personale, facendo quel che più ci piace! Lavoriamo con dedizione per ciò che è giusto fare, tradizionalmente, per lasciare alle giovani generazioni una eredità ed un esempio. Miglior soddisfazione non potevamo averla. Adesso avanti, continuiamo così, senza lodarci, "perché a lodarsi ci si rimette" ..... a buon intenditor ...
ahi serva Italia, di dolore ostello,
nave senza nocchiere di gran tempesta,
non donna di provincie, ma bordello!
nave senza nocchiere di gran tempesta,
non donna di provincie, ma bordello!
Partendo da questa terzina del VI canto del Purgatorio possiamo capire la lungimiranza di Dante nei confronti della società. Possiamo dire che la situazione politica dell’Italia nel corso dei secoli non è migliorata, anzi è persino peggiorata. In quasi 700 anni le strutture politiche italiane sono degradate a tal punto da diventare per gli altri paesi un esempio da non imitare. Innanzitutto l’Italia non ha una struttura politica solida su cui contare. La si può proprio definire una “nave senza nocchiere” in quanto l’amministrazione del Paese è stata affidata a un governo tecnico; definendo sempre più la precarietà politica e sociale. Ad aggravare la situazione è stata anche la nuova manovra del governo tecnico (Spending Review), che prevede tagli dei fondi indirizzati alle strutture pubbliche, i cittadini italiani così si non visti aumentare le tasse in misura spropositata, mentre gli stipendi sono rimasti invariati e in alcuni casi ci sono stati tagli anche sui salari. Intanto le fabbriche chiudono, il lavoro diminuisce ed i contratti a tempo indeterminato diventano una fantasia; cosi come il lavoro in nero e l’evasione fiscale aumentano a causa delle tasse troppo alte. Diventa un’Italia di “dolore ostello”, un momento di grande crisi che colpisce le classi più deboli della società. Nel frattempo i politici piuttosto che provvedere al Bene dello Stato, si preoccupano soltanto dei proprio interessi, utilizzando il denaro pubblico per scopi personali. Un esempio di ciò è l’ex capogruppo del Pdl del consiglio Regionale del Lazio accusato di avere trasferito sui suoi conti oltre 1 milione e 300 mila euro, tutti soldi che dovevano essere indirizzati al partito. Un vero e proprio “bordello” in cui i politici hanno perso di vista il loro ruolo principale: la salvaguardia del paese. Ma anche noi cittadini abbiamo la nostra colpa, abbiamo affidato tutto nelle mani dei parlamentari diventando eccessivamente passivi nei confronti della vita politica. Così il loro potere è aumentato talmente tanto che quei pochi che hanno una coscienza politica non possono opporsi, in quanto i politici sono difesi dall’autorità dello Stato.
Yøruichi
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