domenica 31 gennaio 2010

Dalla parte dei vinti (ma mai domi)

Di Piero Buscaroli, genero di Franz Pagliani (primario chirurgo e giudice speciale a Verona), è nelle librerie
"Dalla parte dei vinti - Memorie e verità del mio Novecento", Mondadori, p. 522 € 24.

Dal risvolto di copertina:

"Nonostante sia trascorso più di mezzo secolo dal crollo del fascismo e dalla fine del secondo conflitto mondiale, siamo davvero convinti di sapere come andarono effettivamente le cose? Il tanto discusso dopoguerra italiano può considerarsi concluso? Piero Buscaroli, musicologo, scrittore e giornalista, ha deciso di aprire a sua valigia di carte, documenti inediti e ricordi... 'interpretazione di eventi come la congiura del 25 luglio, la issoluzione militare e civile dell'8 settembre, l'occupazionetedesca e i crimini dei vincitori, ci restituisce l'immagine di un Buscaroli schierato a vita, cittadino coatto di una ex nazione... Per Buscaroli il revisonismo delle verità osteggiate e sepolte dal pregiudizio ideologico, si è fatto imperativo morale, mentre lo spirito di contraddizione da cui si sente mosso, diventa strumento essenziale di libertà... In una felice mescolanza di cronaca giornalistica e di documento storico, "Dalla parte dei vinti" riesce a unire alla scrupolosa ricostruzione di fatti decisivi dell'ultimo cinquantennio (tra cui i nefasti della strategia della tensione n.d.r.) il ritmo appassionato del pamphlet politico.Che farà discutere." Se vi può far piacere, Buscaroli scrisse a Gianfranco Fini: "Sei proprio un maiale, e Via della Scrofa è il tuo indirizzo appropriato... Ti maledico in nome dei Morti e dei Vivi."

«Non mi considero un “reduce”, un “orfano di Salò”, sono un superstite della Repubblica Sociale Italiana in territorio nemico». Piero Buscaroli

Nessun commento: