Abbiamo sempre ritenuto che fosse auspicabile una presenza diffusa, plurale, articolata di quel mondo che in una certa misura si rifà - per dirla con Romualdi, alle "idee per una cultura di destra". Di fronte ai disastri amministrativi delle giunte di Civitavecchia e Santa Marinella, non si levano voci o si creano iniziative degne di rilievo, di fronte agli evidenti segni dello scricchiolìo della democrazia liberal-capitalista non un sussulto, un manifesto, un presidio. Per ciò che attiene alla cultura ed alla formazione, non una iniziativa, una presenza, una provocazione.
Tra coloro che hanno sempre affermato l'egemonia del"politico" sul "metapolitico" quelli che si professavano come gli autentici prosecutori dell'esperienza fascista culminata con l'eroica edificazione della RSI, sono scomparsi. Coloro che invece, dicevano di affrancarsi dalle forme obsolete del neofascismo per approdare a moderne visioni di centrodestra si sono totalmente affrancati dalla seppur minima concezione dell'onore e della drittura ideale, ormai impantanati in un indecente borghesismo amministrativo, dove l'unica visione della vita e del mondo si risolve nel pareggio del bilancio. Se fosse solo questo sarebbe il minimo.
Il peggio è che le forze del blocco borghese rappresentato dalla destra/centro/sinistra hanno ormai buon gioco, addirittura al loro interno si muovono soggetti che rivendicano una nobiltà delle origine missine o aennine (sic), che con l'attuale consumo di stupefacenti ha ben poco da spartire. La cosa ancor più inaccettabile è che si spiana la strada a quei quattro straccioni della sinistra radicale che rivendicano a sè, la lotta per la giustizia sociale, per la casa, il lavoro, per un ambiente pulito, contro un sistema che loro stessi (insieme ai sindacati confederali e compagnia bella UGL) hanno contribuito ad edificare.
Tutto ciò, con la complicità di chi si dice camerata e poi se ne sta comodo in poltrona.....
Tra coloro che hanno sempre affermato l'egemonia del"politico" sul "metapolitico" quelli che si professavano come gli autentici prosecutori dell'esperienza fascista culminata con l'eroica edificazione della RSI, sono scomparsi. Coloro che invece, dicevano di affrancarsi dalle forme obsolete del neofascismo per approdare a moderne visioni di centrodestra si sono totalmente affrancati dalla seppur minima concezione dell'onore e della drittura ideale, ormai impantanati in un indecente borghesismo amministrativo, dove l'unica visione della vita e del mondo si risolve nel pareggio del bilancio. Se fosse solo questo sarebbe il minimo.
Il peggio è che le forze del blocco borghese rappresentato dalla destra/centro/sinistra hanno ormai buon gioco, addirittura al loro interno si muovono soggetti che rivendicano una nobiltà delle origine missine o aennine (sic), che con l'attuale consumo di stupefacenti ha ben poco da spartire. La cosa ancor più inaccettabile è che si spiana la strada a quei quattro straccioni della sinistra radicale che rivendicano a sè, la lotta per la giustizia sociale, per la casa, il lavoro, per un ambiente pulito, contro un sistema che loro stessi (insieme ai sindacati confederali e compagnia bella UGL) hanno contribuito ad edificare.
Tutto ciò, con la complicità di chi si dice camerata e poi se ne sta comodo in poltrona.....
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