Laogai: l’orrore nella Cina del terzo millennio Santa Marinella – RM, 9 Maggio 2010 [Recensione]
In tutti noi, la parola ‘campo di rieducazione’, genera un profondo senso di dolore e inquietudine. Altrettanto sgomento porta con se il termine ‘gulag’, che rievoca la follia di chi fa del suo popolo combustibile umano per il socialismo, quello reale. Ai più, invece, la parola ‘laogai’ dice poco; eppure, anche se sembra diversa dalle precedenti ha molto a che vedere con orrore e brutalità dove tutti i diritti, sono solo lontani ricordi. C’è una fondamentale differenza: i LAOGAI esistono ancora oggi nel 2010.
I laogai sono i campi di concentramento in Cina, lo Stato che con un miliardo e trecento milioni di abitanti e una vertiginosa crescita economica si candida a diventare il punto focale della geopolica contemporanea e già, la nuova, superpotenza mondiale. Questi i presupposti da cui ha preso il via domenica 9 maggio, l’incontro organizzato alla associazione culturale ‘Leonidas’ in collaborazione con CST Aurhelio e l’associazione culturale Memento Naturae, con il patrocinio del Comune di Santa Marinella e che ha visto tra gli altri gli interventi di Toni Brandi (Presidente della Laogai Research Foundation Italia), della Prof.ssa Francesca Romana Poleggi (insegnante e membro della Laogai Research Foundation), che hanno fornito dati veramente allarmanti sulla situazione del popolo cinese, che vive in condizioni umane per noi impensabili, cui si aggiungono sfruttamento lavorativo (non esistono sistemi pensionistici, assistenza sanitaria ne tanto meno sindacati), persecuzioni religiose, sterilizzazioni forzate anche a sostegno della politica del ‘figlio unico’, esecuzioni capitali per eliminare i dissidenti al regime, traffico di organi umani.
Numeri e fatti che lasciano senza parole, ma che debbono spingere chi ha una consapevolezza e coscienza politica ad agire a sensibilizzare gli altri sul martirio del popolo cinese. Successivamente agli interventi dei relatori sono state evidenziate le condizioni durissime alle quali sono sottoposte le minoranze religiose (Cattolici, Islamici e Falung Gong), l’occupazione etnica e militare del Tibet (attraverso la razza Han) e il disastro ecologico che si sta realizzando ad opera del capital-comunismo cinese.
La Laogai Research Foundation Italia opera per informare, denunciare e promuovere azioni contro questa barbarie. E’ stata determinante per l’approvazione di tre risoluzioni di condanna del sistema laogai nell ottobre 2007 da parte del Parlamento Italiano. Ancora oggi la Laogai Research Foundation chiede al governo e ai parlamentari italiani in Europa di approvare una legge che impedisca l’importazione di manufatti realizzati, parzialmente o totalmente, dal lavoro forzato o dal lavoro minorile. L’attività di sensibilizzazione dell’opinione pubblica produce i suoi frutti nel tessuto sociale e culturale di diverse religioni, province e comuni italiani: anche i consigli di diversi enti territoriali (tra cui il Consiglio della regione autonoma Trentino – Alto Adige) hanno approvato mozioni di condanna al sistema dei laogai e di solidarietà nei confronti del Tibet. A breve mozioni analoghe saranno presentate anche negli enti locali del litorale e alla Regione Lazio. Solo allora vedremo cosa ne pensano e quanto sono sensibili i politici non solo locali agli orrori contemporanei.
2 commenti:
Ammazza c'erano 2 persone, un gran successo
Cambia pallottoliere, esterni ai nostri conoscenti solo una. Fossero stati zero, non sarebbe cambiata una virgola rispetto alla giustezza dell'iniziativa, ma si sà... chi scrive di successo ha una paura fottuta dei numeri.....
Le propaggini dell'azione svincolata dai frutti arrivano fin dove si stenterebbe a credere.....
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