Il Militante
E’ quindi nel quadro di una più vasta estensione del dominio della lotta, che il giovane militante deve porre la realizzazione di Sé, costruendo incessantemente per la propria comunità, rimanendo bene attento a ricevere le indicazioni dal proprio responsabile, che servono esclusivamente al miglioramento di se, ad un continuo edificare, ad una restaurazione continua, cosciente di poter essere attaccati da fuori, così come minato da dentro. E’ in questo modo che ci si educa al dominio della libertà, che si realizza in modo congiunto, a responsabilità ed autorità. Perché allenandoci nella comunità, è nella realtà esterna che ci si misura concretamente, con l’impatto e con la provocazione. la pro-vocazione che ci obbliga a dare risposte: responsabilità, appunto.
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