Giornata intensa quella vissuta sulle colline allumierasche Sabato 16 Luglio per la MarioFest. In un clima disteso e sereno già alle diciotto i primi arrivati si adoperavano tra tavoli, vivande, fuochi e caraffe di vino. I padroni di casa con la nota ospitalità maremmana non si risparmiavano per metterci a disposizione i locali, gli strumenti e tutto quello che è stato necessario per soddisfare le esigenze delle circa 40 persone che dal pomeriggio alla sera hanno trascorso dei momenti da ricordare. Un particolare non indifferente della MarioFest, ormai appuntamento immancabile a metà luglio, è la presenza di tutte le componenti dell’ambiente che giungono dalle più disparate località italiane, elemento che fa si che l’evento rappresenti non solo un momento di festa e spensieratezza ma anche di utile confronto tra esperienze diverse. Nonostante i depistaggi tentati dai cartelli apposti dall’organizzazione, tranne in un paio di casi – ritrovati però dalla Protezione Civile nella notte che vagavano per l’aspra tolfaccia, tutti gli invitati sono giunti a destinazione. Tra gli ospiti ricordiamo quelli giunti dalla Toscana, da Viterbo, da Cerveteri da Ladispoli, Santa Marinella e Civitavecchia.
Azione Punto Zero - riducendo al massimo le complicazioni enogastronomiche con l’ausilio di singoli benefattori, il cuib femminile, indigeni, pasticceri improvvisati, sospetti fornitori di porchetta, di spiriti e liquori, oltreché di metropolitani in trasferta; con una modesta quota è riuscita a metter su un ricco banchetto. In questa meravigliosa cornice, in un luogo che dire meraviglioso è poco, la MarioFest è proseguita fino a tarda ora con una inusuale formazione de “La Vecchia Sezione”. Per l’occasione rurale e con un abbigliamento assolutamente conforme, un trio composto da Fisarmonica, chitarra, cembalo, voce e coriste ha fatto divertire e cantare tutti i presenti con brani vecchi e nuovi della musica alternativa. Al termine della serata dopo una sorta di mercante in fiera dove sono state offerti i prodotti a coloro che volevano riportare un “souvenir” a casa, i due ultimi momenti sono stati particolarmente emozionanti. Il primo, è il rinnovato rito del “Soffio del Drago” nel quale si è esibito il festeggiato che in prima battuta non ha dato proprio il meglio di sé, imitato da giovani virgulti la pena è stata fugata solo dall’ultimo ruggito di Mario che ha mostrato la lingua di fuoco nel cielo con il suo soffio potente. In chiusura ormai il classico che chiude le esibizioni de “La Vecchia Sezione”, intorno ad un paesaggio notturno da “mille e una notte” con il fuoco scoppiettante, tutti intorno alla Chitarra ci si è stretti per cantare “Il Domani appartiene a Noi”. I saluti di rito e la promessa di ritrovarci il prossimo anno, più forti e migliori di quest’anno hanno chiuso una bella giornata di gioia e cameratismo. Grazie a tutti … alla prossima!
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