Giunge alla sua quarta edizione la MarioFest e si conferma anche quest’anno come l’appuntamento dell’estate. Nel Ringraziare Mario, il proprietario del casale ma anche le comunità intervenute ed i singoli ragazzi che si sono resi disponibili per dare una mano, andiamo a dare un breve resoconto della giornata.
Caratterizzato
da alcune piacevoli novità tendenti ad evocare ancor di più l'aspetto comunitario, riflesso dell'impegno al miglioramento del suo operato verso cui una Comunità Militante deve tendere, la MarioFest 2015 ha custodito la sua atmosfera originaria
che vede riunite sulle Colline dell’Allume gente di tutte le età in
un’atmosfera cameratesca scandita da giochi, musica e degustazioni, il tutto
all’aria aperta sotto l’ombra degli alberi e alleggeriti da un piacevole vento
d’estate.
Così,
mentre il sole si avvicinava al crepuscolo e si sorseggiava l’aperitivo, tra un
giro a cavallo e una risata, già si formavano le squadre che per la prima volta
alla MarioFest si sarebbero sfidate in quattro prove goliardiche. Grandi e
meno grandi, simbolo di una continuità intergenerazionale, hanno partecipato, in un’atmosfera di sana
competitività, alla corsa col sacco, al tiro alla fune e alla corsa con le
carriole, portando ai presenti anche qualche momento di ilarità.
Al calar
della sera, con l’appetito incalzante a seguito delle prove ludiche, ci si
riuniva intorno ai tavoli per degustare vino, bruschette e porchetta in
compagnia della musica di “La Vecchia Sezione”.
Non
poteva mancare come ogni anno “il Soffio del Drago”, prova che ha decretato il
vincitore ufficiale dei giochi, ed ha visto protagonista indiscusso un nuovo
“paladino del fuoco”.
La notte
cala, la musica si affievolisce e la giornata giunge al termine nel migliore
dei modi e con la soddisfazione di tutti.
Nel rinnovare l’appuntamento all’anno prossimo facciamo i migliori auguri a colui intorno al quale ci siamo radunati e che mai ha mollato, rinnovando, anche attraverso questi momenti, l'impegno per l'Idea che persone come lui ci hanno donato senza scendere mai a patti con la melma della modernità, vile e corrotta. In alto i cuori!
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