Riproponiamo una importante riflessione ai margini del Centenario della Prima Guerra Mondiale, che vede l'amministrazione di centro-destra santamarinellese trascurare il monumento ai Caduti per la Patria, giacente in una zona già da tempo caduta in degrado, per concentrarsi piuttosto su improbabili "Notti in rosa" con bambine miss, e spendendo ingiustificatamente migliaia di euro di fondi pubblici per eventi che di culturale hanno ben poco.
Non poteva essere altrimenti, in un Comune nel quale sono più importanti le paillettes delle Miss e i raggi laser delle passerelle. Non poteva essere altrimenti, per una amministrazione con uno scarsissismo senso della cultura, della Storia e della memoria.
Nel Centenario dell’inizio della Grande Guerra, non solo il monumento ma tutta l’area che insiste intorno allo stesso, è in uno stato di profondo degrado. Tra l’altro in questa stagione che vede numerosi turisti e villeggianti, visitare la nostra incantevole Perla del Tirreno.
Il Monumento con i nomi dei martiri della Prima e della Seconda guerra mondiale è in uno stato di totale abbandono. Corone rinsecchite, colonnine divelte, sporcizia, cancello dell’area riservata sempre aperto, il piccolo parco e le panchine distrutte, completamente abbandonate a loro stesse.
Quello che dovrebbe essere un recinto sacro, magari accompagnato in questo periodo da iniziative degne di nota per la doverosa rievocazione dell’immenso eroismo dei combattenti italiani ed europei, viene lasciato a se stesso.
Non ci meraviglia, in effetti questa distrazione fa il paio con la volontà ventilata, di vendere qualche immobile di proprietà del Comune, come se qualcuno gliene avesse dato mandato, per operazioni di triangolazione immobiliare.
Noi non crediamo che i nostri antenati meritino tutto questo, noi non crediamo che i nostri nonni e bisnonni si siano sacrificati per vedere questo scempio.
Noi crediamo e onoriamo il loro sacrificio. Per questo intimiamo all’amministrazione e in particolare al Sindaco Bacheca, di trovare i fondi opportuni, di risanare immediatamente l’area e rendere il doveroso omaggio ai martiri della nostra nazione.
Fonte: aurhelio.it
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