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martedì 2 febbraio 2010

“Sciolgo le trecce” e La Destra finisce in finissimi polverini

“Sciolgo le trecce ai cavalli/ corrono / e le tue gambe eleganti/ ballano…”.
Bastava la voce di Balsamo, nelle discoteche, almeno fino a qualche tempo fa, a dare il segnale: basta ragazzi, per stanotte vi siete divertiti abbastanza. Al barista e al buttafuori non possiamo farli lavorare ancora, chi ha rimediato beato lui, e chi non c’è riuscito continui a cercare il suo due di picche, ma fuori di qui.
Ebbene, c’è un disc jockey a Civitavecchia, e ha sparato nelle orecchie de La Destra il suo “Sciolgo le trecce”. Lo “svuota pista” ha avuto il suo effetto pressoché istantaneo e in pochi giorni hanno abbandonato la barca Antonio Cacace, Carlo Stabile (nomen omen?), Nicoletta Tortora, Annunziata Montenero, Gabriella Sessa, Stefania Borriello, Alessandro Bovi. Lo hanno fatto con due comunicati stampa (inizialmente solo il primo, dimessosi dalla carica di vicesegretario, poi tutti gli altri, dal Direttivo) con i quali si voleva presumibilmente sbattere la porta. Il fatto è che sulla stampa locale si è sentito poco più di un cigolio… ma ciò non toglie che la vicenda merita una certa attenzione (non “attenzione”, ma “una certa attenzione”). La chiave politica è semplice: lontano dalle elezioni, si sparpagliano cariche, nomine, deleghe scritte a parlare “per conto di”; poi arrivano le elezioni, le disposizioni perentorie, il “contrordine camerati” e ci s’intruppa laddove è stato deciso che ci si debba intruppare, gettando con raffinata nonchalance alle ortiche il lavoro volenteroso e le parole d’ordine dure e pure soffiate per mesi come anatemi da ras di quartierini. Tutto finito nel tritacarne, in “finissimi polverini”.
Assai più attenzione meriterebbe allora la chiave antropologica, sia di chi resta senza verbo proferire, sia di chi parte senza dichiarare la propria destinazione. Ma più attenzione di tutti merita forse il dj, così attento ai tempi delle sue musiche, e tanto ben nascosto da luci psichedeliche e palle di specchi, da dover (lui sì) meritare un posto ad honorem nei migliori locali notturni della Riviera Romagnuola.