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lunedì 7 ottobre 2013

USA: menzogne e sangue per controllare i destini del mondo

Condensate nell'articolo pubblicato qui di seguito, troviamo un'impressionante serie di verità che il mondo moderno assoggettato e narcotizzato si rifiuta di vedere. Confrontiamo dopo la lettura la nostra storia, la storia di quell'Europa che fu patria di secolari civiltà fondate su valori incrollabili, e che giorno dopo giorno vediamo morire sotto i colpi della globalizzazione, del consumismo, del mercantilismo materialista, e del colonialismo made in USA. Chi sono, gli States, per poterci insegnare la cultura e imporci uno stile di vita? guardare al nostro passato ed attuarne attraverso i giusti metodi, per quanto possibile nel mondo odierno, i principi . Salviamo la nostra Tradizione, salviamo l'Europa.

AMERICA,
un paese che pretende di controllare i destini del mondo
Di Gianfredo Ruggiero

 L'America è comunemente conosciuta come la patria della libertà, come la nazione che più di ogni altra ha contribuito all'affermazione della democrazia nel mondo.
Il suo modello di società considerato dai suoi estimatori come l' unico in grado di assicurare a tutti pace e benessere e di stabilire un nuovo ordine mondiale basato sugli ideali di concordia e fratellanza. Ma è proprio così? Siamo proprio sicuri che questa immagine sia reale e non un quadro dipinto ad arte?

Partiamo dalle origini. Nel nuovo mondo venivano spediti direttamente dalle carceri europee i delinquenti di ogni risma, gli ergastolani, gli emarginati e gli avventurieri pronti a tutto. Puritani fanatici e vogliosi di rinverdire i fasti della Santa Inquisizione, cattolici perseguitati dai protestanti, ebrei vittime dei pogrom, affamati, asociali e spostati di ogni sorta. Da tutto ciò nasce la "civiltà" americana.

Ha mosso i primi passi massacrando i pellerossa per sottrarre loro la terra, lasciandoli morire di fame, di inedia e di alcolismo dopo averli ristretti in riserve sempre più piccole e prive di pascoli, la loro unica fonte di nutrimento. è diventata potente con il lavoro degli schiavi africani strappati con la forza alla loro terra e trattati alla stregua di animali domestici su cui esercitare diritto di vita e di morte. Si sono dovuti attendere gli anni '60 per porre fine alla vergognosa segregazione razziale in vigore in molti Stati USA.
Durante il secondo conflitto mondiale l' America ha massacrato milioni di civili inermi nei bombardamenti a tappeto delle città  tedesche. Ad Amburgo come a Dresda perirono, bruciati vivi dagli ordigni incendiari o mitragliati dal volo radente dei caccia, oltre duecentomila civili, per poi completare l' opera con le bombe atomiche gettate su due delle più popolose città  del Giappone.
I prigionieri tedeschi della Wehrmacht, ragazzi di 15 e 16 anni, rinchiusi nei campi di concentramento americani e inglesi venivano volutamente lasciati morire di fame, di malattie e di stenti. Costretti a scavarsi con le mani delle buche dove ripararsi dal freddo o dal sole cocente, sotto lo sguardo indifferente degli aguzzini alleati pronti ad uccidere al primo segno di insofferenza.

A guerra finita i "liberatori"si girarono dall' altra parte quando i partigiani massacravano i fascisti o presunti tali, familiari compresi. Quando riempivano le fosse comuni con i corpi straziati dei giovani soldati e delle ausiliarie, spesso violentate prima di essere barbaramente uccise, arresisi dopo il 25 aprile.
Nel dopoguerra, dopo averci distrutto le città con i bombardamenti terroristici, l'America, con il piano Marshall, ha investito in Italia grandi capitali per farci diventare una sua docile e redditizia colonia. Al riguardo si parla tanto degli aiuti americani, ma si dimenticano gli enormi contributi, veramente disinteressati, provenienti dall' Argentina. Ogni giorno navi stracolme di ogni cosa hanno fatto la spola tra il Paese di Evita Peron e l'Italia, ma di questo nessuno ne parla.

In Vietnam per stanare i Vietcong gli americani non esitarono a bruciare con le bombe al napalm interi villaggi con le persone dentro. Tali operazioni venivano cinicamente chiamate "disinfestazioni".

Negli anni settanta e ottanta l'America ha sostenuto le più sanguinose dittature militari sia in sud America, dove la CIA ha organizzato e finanziato i più cruenti colpi di stato, sia in Grecia e in Turchia con i regimi dei colonnelli. Salvo poi disconoscerli dopo che ebbero fatto il lavoro sporco o essere diventati poco utili ai suoi disegni geopolitici.

L'Iraq, per giungere ai giorni nostri, era uno Stato sovrano, retto da una dittatura non tanto diversa da quella che possiamo trovare nei Paesi islamici amici dell'America come l'Arabia Saudita e gli Emirati arabi, e sicuramente meno feroce di quella cinese con la quale l'amministrazione americana (e l'Italia) intrattiene ottimi rapporti d'affari. Le varie etnie e religioni coesistevano pacificamente (l'ex vice di Saddam Aziz era cristiano) anche grazie al pugno di ferro del Rais. Con gli americani non c'è più un edificio in piedi, neppure i luoghi di culto sono risparmiati e lo spettro della guerra civile è sempre alle porte. Per non parlare dell'economia divenuta totalmente dipendente dall'America dopo che questa si è impadronita del suo petrolio.
Sotto le macerie delle loro abitazioni, distrutte dalle bombe a stelle e strisce, sono morte 160 mila persone e almeno 30 mila bambini; un'intera città, Falluja, è stata bombardata giorno e notte con ordigni al fosforo che hanno bruciato vivi e
corroso migliaia di uomini, donne, vecchi e bambini; ai posti di blocco i soldatini di Obama dal grilletto facile uccidono decine di persone al giorno (come è successo al nostro povero Calipari). Nelle carceri americane dei paesi occupati (vedi Guantanamo) la tortura non è una novità.
In Afghanistan, per rimanere nel campo delle guerre preventive, con l’occupazione è ripresa con vigore la produzione di oppio che serve, beffardamente, a finanziare la resistenza talebana e a drogare la gioventù americana.

L'America conserva un poco invidiabile primato, quello di essere la prima produttrice, esportatrice e utilizzatrice al mondo di armi di distruzione di massa, una vera e propria democrazia a mano armata: dalle bombe atomiche gettate sul Giappone, che ancora oggi mietono vittime a causa delle radiazioni, alle armi chimiche utilizzate in Vietnam e Iraq e per finire agli ordigni all'uranio utilizzati nei Balcani, causa primaria delle morti per cancro tra la popolazione e tra gli stessi soldati, molti dei quali italiani.

Il business degli armamenti rappresenta una voce primaria del bilancio USA: le armi americane sono esportate in tutto il mondo, ovunque vi siano focolai di guerra. Nei paesi poveri scarseggiano il cibo e le medicine, ma non le pallottole made in Usa. Non è un caso che negli ultimi vent'anni la fame del mondo invece di diminuire è aumentata ed è tutt'ora in costante crescita, come la diffusione delle armi.

Le guerre si fanno per vendere armi" afferma il Santo Padre riferendosi alla smania d'intervento in Siria del presidente americano Obama (premio Nobel per...la pace).
Venuta meno la minaccia sovietica ci saremmo aspettati un progressivo disimpegno militare americano in Europa, invece la Nato (leggi America) ha mantenuto sul nostro suolo il suo enorme apparato bellico (113 basi, di cui alcune nucleari, oltretutto mantenute con i nostri soldi). A quale scopo? Per difenderci dalla Svizzera o per rimarcare, anche militarmente, il nostro stato di impotenza e di dipendenza dagli USA? Anche in campo economico l'America si esprime al meglio condizionando con la sua spregiudicata finanza le economie dei popoli. Infatti le due più spaventose crisi, quella del 1929 e quella attuale, hanno avuto origine a Wall Street, dalle operazioni speculative della borsa americana.

La cultura e lo stile di vita americani sono intrisi di violenza: un' arma non si nega a nessuno, neppure agli adolescenti (vedi le ricorrenti stragi nelle scuole e nei campus universitari). Nei sobborghi delle città americane, all' ombra degli sfavillanti grattacieli, l'emarginazione, la violenza e l'alcolismo sono di casa. La stessa cinematografia imperniata sui gangsters, sui cow boys che uccidono gli indiani e sulla forza bruta del potere. Non è un caso che l'America è oggi l'unico paese del mondo occidentale a praticare la pena di morte. Come nei tanto osteggiati Paesi islamici e nelle peggiore dittature comuniste e militari.

L'America è sicuramente un grande Paese sotto il profilo economico e, soprattutto, militare, ma dal punto di vista umano e civile non ha proprio nulla da insegnarci. E rattrista vedere i nostri politici e intellettuali di destra, ma anche di sinistra, guardare con simpatia e ammirazione all'America, come se noi europei, maestri di cultura e civiltà, noi europei, che abbiamo insegnato al mondo a camminare, non fossimo in grado di sviluppare un nostro modello di società , ancorato ai nostri valori di umanità  e di giustizia sociale.

EUROPA RISORGI!

Gianfredo Ruggiero, presidente Circolo Culturale Excalibur Varese

domenica 17 ottobre 2010

DI NUOVO ALLARME FASCISTA!

Siamo nuovamente di fronte ad un fenomeno imprevisto, troppo fascismo, fez, saluti romani, saluti del legionario e mani e mani inondano il litorale, foto imbarazzanti si moltiplicano. Possiamo affermare con tutta ragione di essere vittime di un vero e proprio rigurgito fascista che si spinge nelle più segrete stanze del potere locale. Attraversa segreterie, si nasconde nelle case al mare. Dietro insospettabili consiglieri comunali di dichiarata fede democratica, dietro anonime figure di delegati del sindaco, sorgono feroci e violenti carnefici dell'idea democratica. Insomma, nel mese del fasciofashion una sferzata di vitalità e inquisizione. Finalmente la verità verrà a galla e nulla sarà come prima! Continuiamo la nostra indagine con una foto prelevata da un profilo facebook di un consigliere comunale del PDL di Civitavecchia che con un artifizio grafico "dà ad intendere" che nel PDL si conservi ancora l'eredità fascista del MSI, destra nazionale, fiamma tricolore. La Fiamma, Berlusconi, il popolo della libertà... ma che intrugli sono questi? Ma se ne è accorto da chi è circondato e da quello che fa? Dove sono i communisti? Cosa fanno? Dove sono i promessi giardini degli arditi del popolo davanti  alla rotatoria del Pincio come promesso dal Sindaco Moscherini? 

domenica 18 aprile 2010

Civitavecchia.... pericolo fascista (e paninista)!

A ridosso della vittoria della Polverini sulla candidata Bonino
nelle elezioni regionali ne avevamo avuto il sentore,
ormai le squadracce scatenate voglio imporre la loro volontà sulle
libertà democratiche e antifasciste nate dalla resistenza e ... contro la violenza..... e ... e....
(ci siamo dimenticati la filastrocca) comunque!

Basta con queste manifestazioni di rasismu violenza xenofobia bulimia e ipocondria.
Le forze sane del territorio rifiutano la logica dell'aggressione sistematica a chi saluta normalmente e a chi non mangia durante il saluto romano.

Al grido di: fascio assassino ridacci quel panino,
facciamo appello a tutti i cittadini, attenzione... diciamo attenzione..... sono in arrivo i
SUPERCAMMERATONI MASCHERATI!