domenica 25 luglio 2010

CenaConcerto 24 Luglio [Recensione]


In faccia al mare, al vento di maestrale, in una delle rare giornate in cui anche la calda estate delle nostre latitudini lascia intravedere la forza della Natura. In circa cinquanta partecipanti abbiamo dato vita al nostro sogno di mezza estate, la MarioFest, circondati dalle splendide scogliere tra Civitavecchia e Santa Marinella. 

Una festa autarchica: messe insieme le spese, le abbiam divise per i partecipanti, come nella migliore tradizione solidale. L’organizzazione, frutto della collaborazione tra militanti romani, del litorale a nord di roma e triestini, ha curato l’allestimento dei luoghi, le esibizioni musicali ed il buffet di qualità e quantità. 

All’evento, oltre alla graditissima presenza di Mario degli Hobbit e dei camerati di Aprilia, hanno presenziato persone di grande spessore come l’Avv. Niglio, giunte con spirito ardente ma sereno a stringersi attorno a Mario. Sono giunti inoltre i saluti del nostro Antonio Pedrini, non ancora completamente rimessosi in salute.

La serata è stata aperta da Massimo con un’esibizione acustica di brani degli Ultima Frontiera, presenza per la quale ringraziamo sentitamente i camerati giunti da Trieste. A seguire gli Imperium, sempre in versione acustica, che hanno presentato brani del proprio repertorio, altri  ancora da incidere, e cover già collaudate. 


Poi è stata la volta di Mario degli Hobbit che oltre al suo repertorio, ha eseguito una coinvolgente versione acustica di HL78 in collaborazione con Massimo degli UF e Imperium. A seguire moltissimi brani, non tra gli ultimi quelli di un medley di lucio battisti cantati dalle ragazze.
 
In chiusura di serata il saluto di Mario, che prima di raggiungere la moglie gelosa ha voluto dilettarsi con una divertente esibizione canora, per poi regalarci alcune significative parole, sicuramente rimaste tatuate nel cuore dei presenti: “Vi ringrazio per questa bella serata, perché dimostra che non tutto ciò che abbiamo fatto è stato inutile, perché camerati più giovani portano avanti le stesse lotte, in modo migliore del nostro”. 

Far sì che questo messaggio non sia tradito dal tempo è un ulteriore impegno che, tutti noi, dovremo assumerci con profondo onore.

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