
A chiusura della stagione militante è giusto tracciare un rapido bilancio di quanto fatto nei pochi mesi che ci separano dalla nascita: organizzazione conferenze di formazione, diffusione di materiale militante, sostegno ai combattenti rsi, realizzazione di una videoteca interna, distribuzione di produzioni editoriali orientate, passeggiate ecologiche, presenza sui media locali con articoli e riflessioni. Adesso sarà necessario riflettere su cosa è stato fatto e come, su quali sono state le cose ben fatte e quelle fatte male, tagliare l’accessorio e concentrarsi sull’essenziale. Dovevamo ritrovarci, riprovare a confrontarci, spendere del tempo per “continuare a rimanere in piedi in un mondo di rovine”. Abbiamo anche esagerato nel voler trasmettere un raggio di luce all’esterno, adesso chi doveva saperlo l’ha saputo, non perderemo altro tempo, non son tempi di lanciare salvagenti da una zattera tra i marosi su cui sono saliti i propri simili. Non è né poco né tanto: per noi è normale. Ma anche la norma, ormai, è un atto rivoluzionario.
A margine della serata è stato anche fatto qualcosa di concreto, la famigerata quota 30 per regalare un mese di mare ai ragazzi di Grande Casa Gialla è stata raggiunta e superata.
Un concreto, e per questo rivoluzionario, atto che segue la lodevole iniziativa messa in campo recentemente dal Centro Studi Aurhelio e culminata nella conferenza “Gioventù da bruciare?” svoltasi a Palazzo del Pincio. Siamo certi che non sarà la prima, né l’ultima delle iniziative che saranno assunte da Aurhelio per combattere, senza sterili chiacchiere, a favore di una visione della vita e del mondo tradizionale. Oggi quanto mai necessarie, innanzi tutto per la formazione di Sé.
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