
Merito della proiezione di “Li chiamarono Briganti”, film di Pasquale Squitieri che al tempo della sua uscita (si era nel 1999) ebbe il grosso merito di attirare critiche pressoché unanimi in “arco costituzionale”, il che è soltanto un pregio.
Al “Solito Posto” dopo una breve introduzione al tema da parte di un membro di Punto Zero e la distribuzione del foglio informativo di lotta (richiedilo a cst.aurhelio@gmail.com), abbiamo apericenato, assistito alla proiezione e poi discusso brevemente degli spunti offerti dal film. È doloroso avere una così brutale conferma delle vene contaminate presenti nel processo storico che ha portato all’Italia Unita: il ruolo allora giocato da Massoneria, borghesia sabauda, organizzazioni criminali mafiose e potentati stranieri (come il ruolo dell’Inghilterra), è stato foriero di sovversione e morte, in particolare nelle Regioni del Sud, aprendo quella Questione Meridionale che per certi versi mai è stata chiusa, di cui si comprendono bene le radici nella trama, che gira attorno alla figura del brigante lucano Carmine Crocco.
Il prossimo appuntamento per la CineAperiCena è il 1° Marzo con la video proiezione del Film “Una Scelta d’Amore” che non è lo smielato film con Julia Robert ma una pellicola che narra le vicende relative alla lotta di liberazione irlandese dal giogo inglese.
Per chi crede nella fedeltà agli ideali, è sicuramente un film su cui riflettere. Ventuno persone pronte a morire per qualcosa in cui avevano sempre creduto, un sacrificio comunitario forse troppo
snobbato e dimenticato dalla storiografica contemporanea internazionale.
snobbato e dimenticato dalla storiografica contemporanea internazionale.
Una buona occasione di riflessione per arrivare al 17 marzo, giorno di San Patrizio, festa nazionale dei nostri fratelli irlandesi.
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