giovedì 3 marzo 2011

"Una scelta d'amore" - CineAperiCena [recensione]


Praterie, folletti, birra nera: certo. Ma anche bombe, sofferenza, violenze e ribellismo di un’isola che non vuole tracciati confini, né impiantate colonie, su di essa. L’Irlanda a tutto tondo è questo, non si ferma alle belle canzoni degli U2 e alle cartoline di verdi colline e brume e scogliere.
Azionepuntozero, con il mese di marzo, ha così puntato l’occhio e il cuore sull’estremo nord-ovest d’Europa, ritrovandosi al solito posto per la proiezione di “Una scelta d’amore”. Marzo è il mese di San Patrizio, ma il 1 marzo fu anche il giorno nel quale Bobby Sands decise di rifiutare, per la prima volta, il pasto nel H block di Long Kesh. 

Introdurre l’argomento non è stato facile. Ha richiesto serietà, come serio deve essere l’approccio di chi decide di interessarsi a questa grande ed epica storia d’Irlanda. Grande perché ha chiamato a raccolta energie profonde di un intero popolo così come di singoli uomini; epica perché, fino ai giorni nostri, in essa rimane radicato il riferimento alle origini. Quindi storia di Irlanda, ma ancor prima degli uomini e delle donne d’Irlanda, e di come questa gente che vuole esser nazione, libera e indipendente.
A 30 anni di distanza, a disturbare la cena a noi spettatori è stata solo la visione della Thatcher in apertura di film: poi la storia, tra parti romanzate e rigorosa ricostruzione documentale ha rinfrescato a tutti noi la memoria sul sovrumano sacrificio degli hunger strikers, ma anche sul loro esempio di militanza, basato sulla rinuncia, su corsi di gaelico ed esercizi ginnici tenuti in cella, sulla fedeltà ai valori religiosi. A noi lo sforzo, riflettendo su quegli eventi, di unirci a quegli uomini, al loro stesso sogno…magari riusciremo ad immaginare Bobby Sands che ci passa il corno del mitico antico eroe Cuchulainn affinché almeno una volta nella vita, anche noi chiameremo un’adunata.
Un insegnamento quindi, che è andato aldilà della chiacchierata che ha seguito la proiezione e che si è successivamente spostata su temi geopolitici odierni.
Ringraziamo tutti coloro sono intervenuti, certi che la serata ha lasciato il segno!

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