ORARIO D'INIZIO ORE 19.00
(causa ritardo treni) Sabato 4 Febbraio, ore 18.00 Santa Marinella
IL CAPO DI CUIB
Elementi di stile legionario
Interviene Maurizio Rossi
Contro la crisi la soluzione è una: il metodo legionario!
A seguire cena comunitaria
“La strada da percorrere conduce al di là del PUNTO ZERO, conduce oltre la linea, oltre il muro del tempo e, attraverso di esso” Ernst Junger
“Alla faccia dei debolucci di spirito” è stato il motto provocatorio con il quale è stato lanciato questo incontro. Di certo non può dirsi dei combattenti della RSI che come al solito ci hanno onorato della loro presenza. Ma non “il solito” incontro: sia perché sono le loro parole a scaldarci gli animi e ad alimentare ogni volta il nostro cammino militante sia perché, domenica scorsa, a Civitavecchia è stata anche l’occasione per presentare il libro “Atmosfere in nero” edito da Settimo Sigillo con Roberta Di Casimirro, membro del comitato scientifico delle Biblioteche di Roma e il professore Mario Merlino, autore del libro. La presenza dei combattenti si vede e si sente: l’Avv. Niglio ironizzando sulla sua presenza ha chiesto cosa ne faranno di lui tutte le circa quaranta persone presenti, descrivendosi come un reperto archeologico, che, come gli è stato risposto prontamente, se così fosse, l’avremmo invitato ad un museo e non in un posto di combattimento quale è stato l’incontro di domenica. Linea di combattimento, trincea militante a cui naturalmente sono le loro parole e presenza a dare autorità. Come quelle di Stelvio Dal Piaz, che portando i saluti del camerata Antonio Pedrini, non potuto essere fisicamente tra noi per motivi di salute ma la cui presenza si è sentita ugualmente con forza (a lui mandiamo i nostri più cari auguri di una pronta guarigione), ha preso la parola per primo “aprendo il fuoco” e riscaldandoci gli animi. Sono bastati le presentazioni e i ringraziamenti iniziali di un militante di Azione Punto Zero per dare al combattente delle Brigate nere la possibilità di ricordarci gli sforzi continui a cui dobbiamo sottoporci: loro, “prodotto” dello Stato fascista, normalmente crebbero come fiori in un giardino rigoglioso; noi, nati nel fango moderno, con fatica cerchiamo di esserlo quotidianamente. Forse, come ha ripetuto lo stesso Stelvio, è questo il grande miracolo. Ma di fronte ai loro sguardi e alla loro presenza la sensazione è quella di essere su un cammino che forse non terminerà mai prima di raggiungere le vette che loro stessi hanno conquistato.
Tra abbondanti panini e birra il pubblico si scalda; è il momento degli Insedia che iniziano con “Gim dagli occhi verdi” e continuano con tutte le canzoni del loro vasto repertorio, contraddistinte dal ritmo energico e dall’accento tipicamente romano. Non potevano mancare “La Crisi”, “Innato senso di allergia”, “Per non morire” e, ovviamente, “Er cammerata”, a loro volta alternate con le canzoni dell’ultimo album.
Il successo della serata testimonia ancora una volta il desiderio di ricordare i fratelli e i camerati caduti per l’Idea, all’insegna del divertimento e della passione per la musica non conforme ma, soprattutto, della militanza e dell’azione quotidiana che è, veramente, l’unico modo per rendersi degni di fronte a chi è caduto anche per noi.