A chi legge potrà sembrare a dir poco un'anomalia. Però, se si ha la fortuna di conversare con dei superstiti dell'ultimo conflitto mondiale, sarà sorprendente constatare come, per una gran parte di loro, le bombe "alleate" che devastavano le nostre città abbattendosi su scuole, ospedali, fabbriche e abitazioni civili, siano tuttora considerate "bombe amiche", senza le quali non ci si sarebbe potuti "liberare dal nazifascismo". Propaganda fin che si vuole, ma sempre sotto le bombe stavano; vedevano pur sempre i propri cari uccisi o mutilati. A chi scrive è bastato ascoltare la sirena di un allarme aereo ( Belgrado, 2000 ) per percepire che di "amico" in quel suono c'era ben poco e avvertire nelle viscere la paura…
Questa mancanza di paura, la fondata paura che naturalmente si pone alla base del mero istinto di sopravvivenza, non sembra più albergare nei potenti e nei popoli dell'Europa contemporanea. Tutt'altro: essi sembrano bramare di sprofondare nell'abisso. Con un fare nichilisticamente da distruttori, essi non si rendono nemmeno
più conto della reale portata delle proprie azioni, e non riescono più nemmeno nel discernimento di quanto possa essere nocivo alla loro stessa tenuta. Non si pretende certo che vogliano il bene del popolo; ma è stupefacente constatare che costoro non desiderano neanche il loro, tanto sono presi dalla spinta distruttrice di cui sono vittime e promotori. È sufficiente leggere le cronache, e guardarsi un po' intorno.
Stanno distruggendo la nostra sovranità politica, senza paura di tramutare il continente in una colonia di zombies. Hanno trasformato gli Stati in delle proiezioni istituzionali della grande finanza, nei quali alle autorità autoctone non è più consentito neanche comminare una contravvenzione senza il permesso del padrone che si è assiso a Bruxelles o a Strasburgo, libero di decidere la lunghezza ed il diametro delle zucchine (roba da riderci sopra, per la sua insulsaggine) ma anche l'uso della droga a "scopo terapeutico" o per la "riduzione del danno" (roba da far tremare le vene e i polsi), e sempre in nome della liberta - libertà di cura, la chiamano loro.
E per soporizzare ogni residuo dell'istinto di sopravvivenza, ecco la propaganda mediatica che ci mostra il successo di cantanti, attori, calciatori, manager, modelle e le loro modaiole trasgressioni con la droga… Oppure gli indignati appelli e le documentate denunce scientifiche contro nuove e improbabili "dipendenze" (l'ultima
riguarda i lettini solari), a creare quella notte della ragione dove tutti i gatti sono bigi, dove tutte le sostanze appaiono eguali, l'eroina come la nutella, il crack e l'ecstasy come la crema solare…
Sempre più rapidi, sempre più declivi bruciate le mète,rompete tutte le dighe.
La catena non vi è misurata! Cogliete i lauri di tutte le vostre conquiste.
Correte con ali sempre più rapide, con orgoglio sempre più teso
con le vostre vittorie, i vostri superamenti, i vostri imperi,
con le vostre demagogie, le vostre ricchezze e pretese.
La fossa dev'essere colmata e s'ha bisogno di concime
per il Nuovo Mondo che balzerà fulmineamente
dalla vostra fine
Stanno distruggendo la nostra sovranità economica e monetaria, confidando - senza paura - che i loro lauti emolumenti durino in eterno. Svendono, dismettono, come inutili orpelli, le strutture di stato sociale che per decenni hanno garantito la cura dello Stato nei confronti dei più deboli: basta che un sicofante di Bruxelles dica no e non si costruisce neanche una casa popolare, basta s'inventi una circolare ed ecco che trattare un tossicodipendente non con psicofarmaci (causa di nuove e più anodine dipendenze) ma con amore, attenzione, responsabilità può configurare il reato di plagio... Hanno accettato di convertire l'economia reale nell'azzardo delle rendite finanziarie, grazie alle quali solo chi molto ha molto può ottenere; gli altri, tutti gli altri, non si sognino neanche di poter andare nel negozio sotto casa ad acquistare ciò che occorre alla propria famiglia: anche perché non lo troveranno più, e al suo posto ci sarà una banca che gli proporrà un mutuo - e al servizio degli stessi finanzieri, qualcuno proporrà ai loro figli un po' d'erba o una pasticca.
Stanno distruggendo la nostra cultura, annientando la nostra identità e cancellando la nostra memoria storica. Le nostre città sono brutte, il sadismo edilizio ha soppiantato storia, bellezza e tradizione, si vive nella sterilità di un ambiente asettico. Hanno puntato, fallace scommessa, su un modello reificante per cui la merce sostituisce i beni.
Ci hanno detto che tutto è mercato: cibarsi delle stesse identiche porcherie in tutto il mondo, divertirsi tutti allo stesso modo, leggere i libri in vendita nei centri commerciali; vogliono che ci si rassegni a camminare per la città ammirando l'alternanza tra banche, call-center, negozi di lusso, di smart drugs e sexy shop… Che alla lunga l'abitudine ci farà accondiscendere verso questa umiliante e insensata
castrazione che ruba il futuro ai loro e nostri figli.
Senza paura, convinti che i cancelli attorno alle loro residenze li proteggeranno per sempre, si godono sghignazzando il turpe spettacolo delle guerre fra poveri che hanno
scatenato; commerciano in schiavi pontificando di accoglienza e integrazione, offrendo loro le allettanti prospettive di stare dodici ore nei campi per venti euro, di vendere eroina sulla strada, di fare le pulizie in qualche opera pia o di praticare fellatio nelle macchine dei clienti. Senza paura della fine che li travolgerà, si vogliono eterni, in questo che per loro è il migliore dei mondi possibili, e che per sempre durerà. E se qualcuno dovesse dissentire, non si tema: il codice penale è in corso di aggiornamento...
Gli uomini ancora liberi invece paura debbono averne: la legittima paura che si può provare dinanzi al nulla che avanza, dinanzi alla sua forza che appare preponderante.
Da cui svincolarsi con un semplice gesto: dire NO a tutto questo, fare ciò che deve essere fatto, per essere un faro che illumina la via verso un Mondo Nuovo!
Caterpillar
1 commento:
Hanno avvelenato il vostro cibo,
la vostra acqua,
la vostra aria.
Siate invisibili,
siate cinici,
siate liberi.
Siate rapidi,
silenziosi,
precisi.
Invisibili.
Cinici.
Liberi.
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