Da giovane (e da poco, militante)
mi rivolgo ai miei coetanei, cresciuti anche loro nel pantano della menzogna
democratica ed egualitaristica. Due imperativi: fermarsi un attimo e guardarsi
attorno. Ci si crede ancora? Siamo davvero convinti che quest’ordine
democratico della società basato su artificiosi valori di libertà ed
eguaglianza possa portare ad un miglioramento dell’uomo? È forse questa la
direzione, la rotta giusta da seguire per raggiungere l’ambito traguardo di
vivere armoniosi e sereni all’interno di una società/comunità? Sarà questo
tendere ad un livellamento e ad una standardizzazione di ogni singolo individuo
a portare un miglioramento? È il caso ed il momento di pensarci su. Nascendo e
crescendo con questi falsi principi che ormai vengono “inculcati” nella mente
delle persone fin da neonati (e venendo sempre meno influenzati da chi
veramente insegue il vero valore di Libertà) si è abituati a porre il proprio
ego e i propri bisogni materiali prima di ciò che è ordine naturale e sacro,
perdendo conseguentemente di vista qual è la strada da seguire (ovvero il
motivo per cui siamo venuti al mondo, che non è mai dato dal caso) divenendo
quindi preda della contingenza e superficialità. Ne consegue, quindi, che
nessuno trova più il suo posto e non vivendo più valori, nè responsabilità, si
vive in un clima di profonda anarchia e alienazione. Ne conseguono problemi
quanto mai attuali come alcol, droga, disadattamento, etc... Schiavizzato dal
lavoro e da un pensiero puramente rivolto ad un benessere materiale, l’uomo
moderno tempestato da esempi di uomini privi di ogni dignità e valore non si
rende conto che la libertà sbandierata a destra e a manca dai presunti democratici
altro non è che subordinazione ai loro interessi di fama e prestigio. Nella
moderna società, ciò che la persona punta ad ottenere, essendo in partenza
eguale ad ogni altra, è un maggior benessere economico e ad una posizione di
maggior ”prestigio”, pur di raggiungere tali scopi adotta i comportamenti più
degradanti e vili. Una voce grida al risveglio, ora più che mai, viviamo in un
mondo basato su menzogne, imbrogli e tradimenti continui, la fedeltà alla
parola data è ormai ritenuta una barzelletta , se cerchi coerenza vieni persino
deriso. Ciò sicuramente non avviene invece all’interno di una comunità basata
su un ordine gerarchico, naturale e e di ispirazione tradizionale: nessuno mira
al prestigio, imbrogliando, sparlando, voltando le spalle, rubando.. ; ognuno
sa che non è importante “avere di più” dell’altro ma alzarsi e ogni giorno
svolgere il proprio compito, sia esso ricucire un vestito, medicare una persona
in fin di vita o governare un Paese. Un gruppo di persone formato e basato su
valori tradizionali, non mira ad un maggior benessere di ogni individuo ma al
maggior benessere dell’intero organismo, sia esso una comunità, paese, Stato.
Ogni persona svolge una funzione, un organo importante proprio perché diverso
nelle proprie caratteristiche e peculiarità e pertanto deve occupare il posto
che più gli compete e che la natura ha scelto per lui. Non è dunque la nascita
a determinare la natura ma la natura a determinare la nascita. È giunta l’ora
di rendersi conto che questo forzato livellamento e quindi l’annullamento di
tutto ciò che sono i valori della tradizione, del sacro della stirpe, non
possono che portare ad una caduta costante e inevitabile. Oggi più che mai
assistiamo ad orde di uomini ipnotizzati e schiavizzati dal consumismo e dalla
televisione muoversi come automi all’interno di un mondo in cui, in verità, non
si riconoscono perché non trovano il giusto posto in cui collocarsi e
realizzare la propria natura. Lasciamo che continuino a cianciare “democrazia!
libertà! eguaglianza!”. La voce della Tradizione risponde e sempre risponderà:
Verità.
Elio Carnico
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