giovedì 17 maggio 2012

RIFLESSIONI - La Grande Bufala


Da giovane (e da poco, militante) mi rivolgo ai miei coetanei, cresciuti anche loro nel pantano della menzogna democratica ed egualitaristica. Due imperativi: fermarsi un attimo e guardarsi attorno. Ci si crede ancora? Siamo davvero convinti che quest’ordine democratico della società basato su artificiosi valori di libertà ed eguaglianza possa portare ad un miglioramento dell’uomo? È forse questa la direzione, la rotta giusta da seguire per raggiungere l’ambito traguardo di vivere armoniosi e sereni all’interno di una società/comunità? Sarà questo tendere ad un livellamento e ad una standardizzazione di ogni singolo individuo a portare un miglioramento? È il caso ed il momento di pensarci su. Nascendo e crescendo con questi falsi principi che ormai vengono “inculcati” nella mente delle persone fin da neonati (e venendo sempre meno influenzati da chi veramente insegue il vero valore di Libertà) si è abituati a porre il proprio ego e i propri bisogni materiali prima di ciò che è ordine naturale e sacro, perdendo conseguentemente di vista qual è la strada da seguire (ovvero il motivo per cui siamo venuti al mondo, che non è mai dato dal caso) divenendo quindi preda della contingenza e superficialità. Ne consegue, quindi, che nessuno trova più il suo posto e non vivendo più valori, nè responsabilità, si vive in un clima di profonda anarchia e alienazione. Ne conseguono problemi quanto mai attuali come alcol, droga, disadattamento, etc... Schiavizzato dal lavoro e da un pensiero puramente rivolto ad un benessere materiale, l’uomo moderno tempestato da esempi di uomini privi di ogni dignità e valore non si rende conto che la libertà sbandierata a destra e a manca dai presunti democratici altro non è che subordinazione ai loro interessi di fama e prestigio. Nella moderna società, ciò che la persona punta ad ottenere, essendo in partenza eguale ad ogni altra, è un maggior benessere economico e ad una posizione di maggior ”prestigio”, pur di raggiungere tali scopi adotta i comportamenti più degradanti e vili. Una voce grida al risveglio, ora più che mai, viviamo in un mondo basato su menzogne, imbrogli e tradimenti continui, la fedeltà alla parola data è ormai ritenuta una barzelletta , se cerchi coerenza vieni persino deriso. Ciò sicuramente non avviene invece all’interno di una comunità basata su un ordine gerarchico, naturale e e di ispirazione tradizionale: nessuno mira al prestigio, imbrogliando, sparlando, voltando le spalle, rubando.. ; ognuno sa che non è importante “avere di più” dell’altro ma alzarsi e ogni giorno svolgere il proprio compito, sia esso ricucire un vestito, medicare una persona in fin di vita o governare un Paese. Un gruppo di persone formato e basato su valori tradizionali, non mira ad un maggior benessere di ogni individuo ma al maggior benessere dell’intero organismo, sia esso una comunità, paese, Stato. Ogni persona svolge una funzione, un organo importante proprio perché diverso nelle proprie caratteristiche e peculiarità e pertanto deve occupare il posto che più gli compete e che la natura ha scelto per lui. Non è dunque la nascita a determinare la natura ma la natura a determinare la nascita. È giunta l’ora di rendersi conto che questo forzato livellamento e quindi l’annullamento di tutto ciò che sono i valori della tradizione, del sacro della stirpe, non possono che portare ad una caduta costante e inevitabile. Oggi più che mai assistiamo ad orde di uomini ipnotizzati e schiavizzati dal consumismo e dalla televisione muoversi come automi all’interno di un mondo in cui, in verità, non si riconoscono perché non trovano il giusto posto in cui collocarsi e realizzare la propria natura. Lasciamo che continuino a cianciare “democrazia! libertà! eguaglianza!”. La voce della Tradizione risponde e sempre risponderà: Verità.

Elio Carnico                                                                                                                     

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