Lottare al giorno d’oggi non significa più
sbandierare in giro la propria appartenenza senza concretezza, né criticare
continuamente la politica o sbraitare slogan a vanvera, per ritrovarsi a
progettare chissà quali azioni velleitarie, fumosi presidi...nemmeno le piazze servono più tanto al giorno
d’oggi. Noi non giochiamo a Dungeons and Dragons, muovendo pedine, progettando
chissà quali scontri contro chissà chi. La lotta al giorno d’oggi significa
anche altro. Per combattere bisogna innanzitutto mettere in gioco sé stessi, il
proprio tempo a disposizione a discapito dell’egoismo, e convincersi che oggi per
combattere il sistema bisogna dedicarsi alla dottrina dell’azione impersonale,
svolgendo attività che possono sembrare inizialmente misere e semplici, ma che
se applicate con un certo metodo e da determinate persone possono portare
grandi risultati. Lo stile è ciò che ci rende differenti dagli altri, l’azione
e la nostra dottrina, a differenza dei cialtroni democratici che ci riempiono
di ronzanti parole inconcludenti. Una nostra iniziativa, pur se piccola, non
sarà mai fatta senza una logica, senza un senso, senza rigore. Benché piccolo,
il frutto della nostra militanza è l’intento di un duro lavoro svolto con
cognizione e serietà, sperando che il nostro sforzo catturi l’attenzione di chi
vede in noi un agire diverso, bello e vero. Una pressa può diventare allora una
canna da fuoco, un libro o un volantino un proiettile; le armi sono queste, se usate bene la gente
le nota. Perché la gente, nel pantano confusionario di oggi, ha sempre più
voglia di Verità e concretezza. Non si
combatte più con slogan, sbandieramenti, appostamenti, o meglio non solo. Oggi
si combatte con l’azione quotidiana verso l’attività che svolgiamo, ed è questo
che diversifica ciò che facciamo dal marasma dei cialtroni della politica
attuale.
Elio C.
Nessun commento:
Posta un commento