Domenica 2 giugno a Civitavecchia, in concomitanza con la
fasulla festa della Repubblica fondata sull’usura, la comunità di Azione punto
Zero ha voluto riconfermare la sua adesione alla Repubblica Sociale Italiana, in
difesa di Verità e Giustizia. Lo si è fatto incontrando le persone che la
Repubblica Sociale l’hanno creata, vissuta e fino all’ultimo, difesa. Presenti
molti combattenti, un caro saluto viene rivolto in special modo ad Antonio
Pedrini, impossibilitato a raggiungere la sala. Molti, coloro che sono giunti
da Roma, Santa Marinella, Cerveteri e Civitavecchia. Da ricordare la presenza
dei camerati del Fascio Etrusco e di alcuni esponenti di Socialismo Nazionale. Simili
appuntamenti, che anche questa volta ha avuto luogo come di consueto presso
l’Ultimo Avamposto, rappresentano per noi delle occasioni uniche per rinsaldare
il legame con i Combattenti e riaccendere il fuoco, che il mondo moderno tenta
si spegnere ogni giorno, con le scintille che hanno alimentato questi uomini
affinché l’onore dell’Italia non fosse andato perduto.
Dopo i saluti iniziali del responsabile di Azione punto
zero e una breve introduzione per rinnovare l’importanza e la funzione
dell’incontro - che non doveva essere inteso come una celebrazione sterile del
passato, né come una discussione in cui perdersi in ciance - la parola è passata
subito a Stelvio Dal Piaz che ha spinto a riflettere sui paradossi dell’attuale
ordinamento costituzionale e sui fini ambigui di coloro che l’hanno creato.
Infatti, molti sono coloro che ancora continuano a credere che l’Italia abbia
vinto la guerra, nonostante il bombardamenti a tappeto del Paese e il Trattato
di pace inizi per ogni frase con
“L’Italia rinuncia a…” . A ciò si aggiunge il fatto che la Costituente,
istituita nel 1946, non poteva in alcun modo introdurre una normativa che non
fosse vagliata dagli anglo-americani e che potesse scontrarsi con l’ideologia
dei vincitori. Per concludere, Dal Piaz ha sottolineato di essere onorato in qualità
di fautore della Delegazione del Lazio del Raggruppamento RSI (che svolge
l’importante funzione di mantenere il contatto tra i militanti di oggi ed i
Combattenti). Inoltre ha scandito, come lo scoprirsi uniti a combattere sullo
stesso fronte sia ora più che mai di fondamentale importanza, visto che la
crisi di una democrazia che ha palesemente fallito tenderà ad attuare un opera
di sempre maggiore soppressione di quei movimenti che vorranno ribellarsi al
sistema. Egli ha come sempre ribadito come i Combattenti si sentano tuttora “in
trincea” perché durante tutti questi anni non hanno mai perso la fede nei
Valori Sacri ed eterni, e con essi non hanno mai perso la speranza di un
risveglio di quelle potenzialità che gli Italiani portano nel cuore, per la
difesa della amata terra natia.
A seguire, Roberta Di Casimirro ci ha ricordato come
nell’armistizio firmato da Badoglio non ci fosse alcun riferimento ad una
ipotetica liberazione ma che la motivazione di fondo del vile atto, fosse solo ed
esclusivamente quello di sottrarsi dalla guerra scendendo a patti col nemico.
La Dottoressa Di Casmirro ha poi affermato (partendo da dichiarazioni di
persone che giungono persino a negare l’esistenza delle Foibe) come nell’Italia
spaccata in due, la parte traditrice attaccasse, e attacchi tutt’oggi, la
propria Patria senza alcun appello a Valori autentici ma utilizzando falsità e
ipocrisia come mezzo per infangare la propria gente. Solo più tardi, la
macchina propagandistica degli alleati trasformò la guerra contro l’Italia in
una guerra di liberazione, sì, ma da se stessa! Il Prof. Mario Michele Merlino
e il Combattente Mario Cohen, hanno infine chiuso la serie di interventi di
riflessione invitandoci a uno studio approfondito di quella che è la nostra
storia e sulle nuove sembianze assunte dalla sovversione nell’attuale mondo
moderno. Il movimento che caratterizzò la RSI fu infatti avanguardia che seppe
sempre analizzare il mondo circostante e agire di conseguenza facendosi trovare
sempre pronto senza rimanere radicato in forme ormai superate, ancorate al
passato e nostalgiche. Il professor Merlino ha posto l’accento sul fatto che
sui libri di storia d’oggi, tutto è falsato e mistificato e le porte per
approcciarsi alla Verità sono oramai poche, in un’informazione totalmente
manipolata dalla Sovversione ed inquinata dalla falsità dei vincitori. Il
combattente Cohen in un intervento molto appassionato, dopo essersi immerso nel
ricordo del momento dell’annuncio della resa, non ha esitato ad esaltare questi
incontri. Essi, sono simbolo di quella lotta di cui loro si sono presi carico,
attraversando sofferenze immense. Grazie a loro, ancor oggi la lotta vive nel
cuore di giovani che non vogliono vedere un’Italia schiava e succube delle infami
e assassine democrazie. Fondamentale quindi, per Mario Cohen, è il lavoro che
svolgono i militanti. Con lo sforzo quotidiano, attuando per mezzo di saldi
valori, quei Principi in grado di contrastare e arginare la marea montante del
mondo moderno
In conclusione, il momento più importante della giornata.
Ha avuto luogo la trasmissione del testimone e il riconoscimento simbolico da
parte di Stelvio Dal Piaz - a nome di tutti i Combattenti R.S.I. - al responsabile di Azione Punto Zero – in rappresentanza di tutti i militanti della
Continuità Ideale - affinchè la neonata Delegazione del Lazio possa operare con
legittimità a difesa dei 18 punti di Verona e per l’affermazione degli ideali
della Repubblica Sociale Italiana. Questo simbolico gesto, non solo onora ma fa
sentire ancora di più la responsabilità donataci: è attraverso la tenuta nel
tempo della nostra militanza, che si sente il dovere di continuare l’azione di
trasmissione dell’immensa eredità del fascismo repubblicano. Seguendo il solco
di quei sacri valori, marciamo compatti
per l’onore dei combattenti della Repubblica Sociale Italiana.
Dopo i ringraziamenti e i saluti finali è seguito il
pranzo legionario, occasione per parlare e conoscersi meglio anche con chi è
arrivato da lontano o magari è venuto per la prima volta ad un simile
appuntamento, familiarizzando in uno spirito comunitario e condividendo questo
momento di gioia.
La
Delegazione Laziale del Raggruppamento può essere raggiunta alla mail:
rsilazio@gmail.com, a breve realizzeremo una pagina su facebook e creeremo un
blog e una mailing list per tenere aggiornati tutti i sostenitori.
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