I mastri burattinai che si nascondono nell'oscurità, difendendo le minoranze ci impongono giorno dopo giorno i loro dogmi con diabolica maestria, rendendo ordinario ciò che non molto tempo fa era innaturale, perverso, inaccettabile, inammissibile..
Ora più che mai occorre tenere antenne dritte e scudi alzati..per non farci travolgere dalla marea della sovversione.
APZ
TREMATE: NUOVI DIRITTI AVANZANO
Contro la famiglia, la natura, la vita, il nutrimento c’è sempre qualche “minoranza” pronta a tendere il proprio agguato mascherato da modernità
di Robert Vignola
Occhio:
potreste aver calpestato almeno una decina di diritti, da quando vi siete
alzati. Il più delle volte, tale crimine devastante viene commesso pensando. Lo
psico-reato è in effetti già una realtà, anche se non molti sembrano essersi
accorti di vivere in un mondo orwelliano.
Se ne ha qualche traccia nel politicamente corretto che ha
“riformato” persino la lingua italiana, con la nascita di neologismi e giri di
parole per sopprimere invece verbi che non sono più considerati ammessi.
Lampante è il caso di coloro che sono affetti da cecità: è imperante la
locuzione “nonvedente” perché si teme di urtarli, ma loro stessi si iscrivono
all’Unione Italiana Ciechi. Idem per gli handicappati, che poi sono diventati
portatori di handicap, poi disabili e ora diversamente abili. Sono ciechi, o handicappati,
insomma, e non vogliono essere “diversamente” chiamati, ma vogliono soltanto
che uno Stato civile consenta loro di superare le difficoltà fisiche cui sono
costretti con accortezze e predisposizioni concrete, invece di vane parole che li
lasciano al quarto piano di un palazzo senza ascensore, o di pelosi pietismi da
talk show mentre lo Stato gli toglie i farmaci lenitivi e li lascia senza
assistenza domiciliare. Questi sarebbero i veri diritti da far rispettare.
E invece no. Quelli
che dicono a voi che voi li calpestate hanno ormai pervaso fino alle
fondamenta, cavalcando il Pensiero Debole, la civiltà occidentale, calpestando
voi. Dite che per voi la famiglia è solo quella naturale, atta alla
procreazione, cioè tra uomo e donna? Siete omofobi. Credete che le risorse di
una nazione debbano essere destinate, soprattutto in tempi di crisi, a chi di quella
nazione fa parte da sempre? Siete razzisti anzi peggio, xenofobi. E così via,
di neologismo in neologismo. Ma non solo le parole si rinnovano: si rinnovano
anche i diritti. E man mano che ci si spinge un po’ più in là, per compiacere
la maggioranza degli intellettuali radical chic sbandieranti le “sensibilità”
di una qualche minoranza, si sperimentano nuove frontiere da raggiungere,
ancora più lontane dalla civiltà così come ci è stata consegnata da tutte le
tradizioni del mondo, che poi nient’altro sarebbero che non le esperienze e i
suggerimenti di millenni di vita vissuta. Nuovi diritti avanzano all’orizzonte!
Quali? Quello all’incesto, ad esempio. O quello a sopprimere i bambini. O a
essere preti e insieme gay, annunciando chissà quale strampalato vangelo. O a
soppiantare le coltivazioni che hanno accompagnato l’umanità attraverso i
secoli con prodotti ibridi e sterili, prodotti in laboratorio da apprendisti
stregoni della biochimica, per appestare definitivamente i campi che ci danno
nutrimento. Tutti “diritti”, fateci caso, contro la vita, contro la natura o contro
entrambe. Chissà perché. Buona lettura.
Fonte: Il Giornale d'Italia
Nessun commento:
Posta un commento