Oggi cade l'anniversario di una delle più eroiche battaglie di sempre: le Termopili.
300 tra i migliori guerrieri di una città che per noi è
mito nonché esempio eterno di grandezza, fedeltà e virtù cadono valorosamente
bloccando l'avanzata dirompente del potente esercito Persiano. Il fuoco di
uomini che hanno saputo vincere sé stessi dedicandosi completamente all'azione
impersonale e al miglioramento costante di sé , non si è spento e continuerà ad
ardere, destando i cuori di coloro che ancor oggi lottano per il trionfo della
Verità e della Giustizia. Un manipolo di uomini uniti dalla stessa incrollabile
fede, un esercito simile ad un organismo in cui ogni Spartano, con
dedizione incondizionata all'Idea, svolge il proprio compito superando
ogni paura, codardia, egoismo per un bene superiore. Essi infatti, scansando
l'insignificante e il superfluo, sono riusciti come forse nessun'altro, a
giungere all'essenziale di una vita piena, vivificando il Sacro attraverso l'arte della
guerra.
Come afferma Simonide, dunque "gloriosa la sorte,
bella la fine" per coloro che fino all'ultimo hanno difeso Sparta,
rifiutando ogni vigliaccheria e individualismo. Il loro esempio traccia il
solco, il loro sacrificio illumina la via...Gli eroi delle Termopili vivono
oggi nei cuori di chi non cede alla rovina di un mondo più che mai in preda
alla Sovversione.
« Dei morti alle Termopili
gloriosa la sorte,
bella la fine,
la tomba
un'ara, invece di pianti, il ricordo, il compianto è lode.
Un tal sudario
né ruggine
né il tempo
mangiatutto oscurerà.
Questo sacello
d'eroi valorosi come abitatrice la gloria
d'Ellade si
prese. Ne fa fede anche Leonida,
il re di
Sparta, che ha lasciato di virtù grande
ornamento e
imperitura gloria. »
Simonide, fr. 531
Nessun commento:
Posta un commento