Onore ai Camerati caduti
strage di Acca Larentia, 7-01-1978
" (…)
Mentre siamo in riunione arriva la notizia che nella sede di Acca Larenzia i
compagni hanno sparato di nuovo. (…) Quella sera del 7 gennaio, presi dalla
rabbia per la morte di Franco Ciavatta e Stefano Bigonzetti i ragazzi iniziano
gli slogan di protesta contro carabinieri e celere che sono lì davanti alla
sezione per prevenire incidenti. Quella loro presenza di controllo è
inaccettabile. (…). Il tono delle grida aumenta e dalla parte dei carabinieri
iniziano a sparare lacrimogeni. La distanza tra noi missini e i carabinieri è
minima e non si capisce perché ci sparino addosso. Indietreggio. Mi giro e vedo
a terra quel ragazzo biondo con cui stavo parlando poco prima. E' Stefano
Recchioni e torno indietro per aiutarlo a rialzarsi. Gli metto una mano dietro
la testa per sollevargliela e gli occhi azzurri gli roteano all'indietro. Sulla
mano ho una strana sensazione di caldo: provo a tirarlo su, ma quando la
macchia di sangue si allarga sui miei jeans, capisco che non è stato colpito da
un lacrimogeno ma da un proiettile alla nuca. Da una parte i carabinieri,
dall'altra chi ha cercato riparo verso la sezione e si aspetta un'altra carica.
Sulla strada è rimasto il corpo di Stefano che continuo a tenere tra le
braccia. Non darà più segni di vita e il mio grido di aiuto non basterà a
fermare quel sangue e a salvargli la vita. Non verso nessuna lacrima, ma niente
da quel momento sarà più come prima ".
da "Nel cerchio della
prigione" - Francesca Mambro
Nella notte del 30 novembre 1938 nella foresta di Țicăbești, alla periferia di Bucarest, veniva assassinato con infamia inaudita Corneliu Zelea Codreanu, il capo della Legione dell'Arcangelo Michele. A distanza di tempo il suo esempio di vita, nel nome dei valori e delle virtù come Verità, Giustizia, Lealtà, Onore, Fedeltà, Coraggio, Sacrificio, rappresenta un imprescindibile punto di riferimento per quanti come lui intendono la vita come un dono da mettere al servizio dell'Idea.
Quella del 29 aprile è una sera piovosa, è l’anniversario
della morte di Sergio Ramelli, militante 19enne assassinato barbaramente sotto
casa nel 1975 per gli ideali in cui credeva e che vede i ragazzi di Santa
Marinella, non solo di AzionePuntozero, riuniti insieme per ricordarlo. Per
l’occasione è stato visionato il film-documentario Milano Burning - Storia di
Sergio, realizzato scritto e diretto da Paolo Bussagli con il Coro Drammatico
Renato Condoleo (CDRC), sulla figura del giovane camerata e sui fatti drammatici
che portarono alla sua uccisione. Sergio Ramelli, studente dell’istituto
tecnico “Ettore Molinari” di Milano entrò nell’attenzione dell’organizzazione
comunista “Avanguardia Proletaria” in seguito alla sua militanza nei ranghi del
Fronte della gioventù e per aver scritto un tema in cui condannò senza riserve
le Brigate Rosse. Esso, dopo aver subito in precedenza due aggressioni a sfondo
politico venne attaccato il 13 marzo sulla via di casa con una chiave inglese
mentre tornava dalle lezioni. Morì il 29 aprile, dopo 49 giorni di agonia
circondato dai suoi camerati. Il documentario ha inspirato profonde riflessioni
sulla figura di Sergio Ramelli e sulla determinazione che portò il giovane
militante ad affermare con orgoglio il suo credo nonostante gli atti di
violenza perpetrati ai suoi danni ed il chiaro pericolo di vita. Ciò fa di lui
un esempio da seguire e un camerata da ricordare. Sergio Ramelli Presente!
Milano Burning - storia di Sergio è un documentario su Sergio Ramelli, di circa 1h30', disponibile in DVD, ideato e diretto da Paolo Bussagli. Con interviste, tra gli altri, a Guido Salvini, Guido Giraudo (che ha fatto da consulente storico), Anita Ramelli, Gianlugi Melega, Leo Siegel e Paola Frassinetti. Con oltre 15 minuti di ricostruzioni tridimensionali
"E' una situazione veramente di persecuzione, potremmo definirla una persecuzione razziale se volessimo usare una metafora" (Guido Salvini in "Milano Burning")
"non sembra una riunione politica, puzza più di riunione del Klan, con o senza i costumi da carnevale" (da Mississippi Burning)
Ringraziamo Paolo Bussagli e Guido Giraudo per la pazienza mostrata nei confronti della nostra esuberanza e testardaggine nel voler proiettare il film-documentario. Confidiamo nella loro comprensione, perchè siamo certi che avranno saputo cogliere la nostra totale dedizione nel voler dare onore e rispetto a Sergio!