Nel ginepraio della pubblicistica esistente su von Ungern, l’Associazione Culturale Raido ha avuto il grande merito, con il fascicolo numero 39 dei suoi Documenti, di tracciare comunque un sentiero, attingendo agli scritti di Gian Franco D’Onofrio, René Guénon e Julius Evola. Dall’agile scritto emergono quindi pennellate nitide (almeno quelle che l’ammirato Pratt tracciò in vita su tale personaggio), rappresentandone la figura ed elevandola al ristretto Pantheon di coloro ai quali fu dato di essere testimoni della Tradizione.
Ulteriori orientamenti bibliografici gioveranno al lettore che si avvicini alla stupefacente esistenza terrena dell’uomo che riconosceva al primo sguardo l’amico o il traditore, così come seppe subito riconoscere le autentiche pieghe (piaghe?) che la Storia stava prendendo attorno a lui. Si consigliano “Bestie Uomini e Dei” di F. Ossendowsky (a sua volta da pasteggiare tenendosi accanto “Il Re del Mondo” di R. Guénon), “Corte Sconta detta Arcana” di H. Pratt e “Il Dio della Guerra” di J. Mabire. Il fascicolo è del resto disponibile presso i punti vendita riforniti da Azione Punto Zero.
Ulteriori orientamenti bibliografici gioveranno al lettore che si avvicini alla stupefacente esistenza terrena dell’uomo che riconosceva al primo sguardo l’amico o il traditore, così come seppe subito riconoscere le autentiche pieghe (piaghe?) che la Storia stava prendendo attorno a lui. Si consigliano “Bestie Uomini e Dei” di F. Ossendowsky (a sua volta da pasteggiare tenendosi accanto “Il Re del Mondo” di R. Guénon), “Corte Sconta detta Arcana” di H. Pratt e “Il Dio della Guerra” di J. Mabire. Il fascicolo è del resto disponibile presso i punti vendita riforniti da Azione Punto Zero.
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