Il 4 Novembre è la festa della Vittoria nella grande
guerra, la festa delle forze armate, per il ricordo dei caduti in tutte le
guerre e per l'unità della nazione. Gloria, vittoria, forze armate, eroi caduti
con le armi in mano, l'integrità della patria. Ma che ne sanno questi politici,
che hanno mutuato le virtù degli schiavi. Cosa ne può sapere questa gente che
non sa nemmeno perché nel loro centro abitato c'è una Via IV Novembre
che attraversa mezza città e che dalla quale partono i nomi delle vie con tutte
le cime conquistate, i personaggi eroici che hanno fatto grande l'Italia.
Pensierodebolisti, cerchiobottisti, borghesi
e pacifinti, continuate a votarveli questi pupazzi cittadini del cimitero delle
schiene dritte.
Ve
li meritate tutti .......
Italia, Vittoria, Rivoluzione
....... a noi la morte non ci fa paura.
Brano
tratto da
QUESTO
MONDO NON BASTA,
un collage di
storie di uomini, donne, eroi. Storie fatte di sacrifici, imprese, Ideali e
Valori
Lo raccontassero
veramente, oggi, cosa è stata la Vittoria italiana. Una storia che commuove al
solo pensiero. Il 4 di novembre è la vera data di liberazione nazionale. Una
data che unisce. Le parole di Armando Diaz sono musica per orchestra. Un
toccasana per il cuore e per lo spirito. Quell'annuncio finale, l'annuncio
della Vittoria, dovrebbero insegnarlo a scuola in modo che i bambini lo imparin
o a memoria. Sono parole così belle, cariche
di Vita, di gioia, di amore per al Patria e di coraggio, che solamente un pazzo
potrebbe non andarne fiero. Quando tutto sembrava andare nella direzione della
logica, nella direzione della storia, l'esercito dei tanto ridicolizzati
italiani faceva letteralmente a pezzi il più grande esercito del mondo. E dopo
il Piave, chi rideva di npoi al di là delle Alpi smise di farlo. Non gli
restarono nemmeno i denti in bocca. Il bollettino della Vittoria, letto dal
generale Diaz il 4 novembre del 1918, è l'annuncio della disfatta nemica
SKOLL
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