domenica 4 novembre 2012

L’unica rivoluzione possibile, parte da dentro di noi. Monti ed il suo governo di stregoni finanziari, uccide l’anima del popolo italiano


Serve una presa di posizione netta, immediata. Tagliare, tranciare il filo conduttore che ci lega alle sporche ed invisibili mani della plutocrazia internazionale, ridiventando autonomi e padroni della nostra economia. In poche parole: uscire dall'euro, e subito, prendendo a calci Monti e le sue false promesse di crescita attraverso "sacrifici" e "compiti a casa" destinati a non finire mai. La pura verità è che è stato messo lì, solamente per salvaguardarlo, l'euro, e condurci con false promesse e parole rassicuranti in un baratro senza fine, succhiandoci tutte le residue energie del nostro paese, che avrebbe il potenziale per imporsi sul mercato da protagonista, come ha dimostrato in passato. Rimanendo in balia di questo governo di camerieri non facciamo altro che tentare affannosamente di risanare un debito-voragine che, per quanto possiamo versare in tasse attraverso sacrifici immani, non sarà mai colmato, è evidente. Sottomessi ad una politica economica internazionale comandata da diabolici parassiti e da un'infinita schiera di burattini-servitori, atrofizzati dai media, narcotizzati da mille distrazioni e bisogni futili, perdiamo di vista il focus del problema: politici sempre più interessati a difendere il proprio "orticello", perduto ormai totalmente il senso dello Stato. Si spendono addirittura belle parole per questo governo di tecnici, che nulla ha fatto di buono se non portare la pressione fiscale a livelli stellari.

"Stiamo crescendo", "Riduciamo il debito" "gli italiani hanno capito, stiamo facendo sacrifici": ciance su ciance. Questo è il risultato della loro azione politica? Una buona azione politica deve trovare riscontro in industrie attive e categorie sociali cooperanti, unite da un unico fine, il bene e la crescita della comunità e dello Stato; opere pubbliche dignitose, studiate ed intelligenti; organizzare gerarchicamente la società dove i migliori stanno in cima, non per questo privando di dignità chi svolge una mansione che implica responsabilità minori. Perché tutti, ogni individuo, agendo all'interno di uno Stato per le caratteristiche che ha e i doveri che gli competono, proprio come nel corpo umano, contribuiscono al buon funzionamento dell'intero organismo.

Il cittadino deve vedere i risultati di un' azione politica, constatarli traendone giovamento ogni giorno, nella vita e nel lavoro: di parole ne abbiamo le tasche (e anche qualcos'altro) piene.

Scendiamo dal treno diretto, attraverso binari ben definiti, verso un sempre più nero tunnel in cui Monti ci trascina tenendoci per mano e convincendoci e rassicurandoci, con le sue favolette, che dopo il buio ci sarà di nuovo la luce. Caro professore, i tuoi "compiti" falli fare ai tuoi nipotini, che per noi è tempo di riprendere in mano il nostro destino. Prima mossa, scrollarci di dosso l'insanabile e colossale debito e subendo le terribili conseguenze del default. Terribili sì, ma passeggere. Si soffrirà la fame, saranno anni duri, una vera guerra. Dovremmo tirare fuori quegli attributi che, nei momenti cruciali, gli italiani hanno dimostrato di avere.  Finché va avanti così a chi evade, visto come un demonio dal nostro caro Mario, non fa poi così male visto che pagando allo Stato i soldi non si sa dove vanno a finire. E fossero pochi! Spolpati fino al midollo, e chi ne trae beneficio? Tutto scuro, tutto losco, una coltre di nebbia. Basta, se versiamo allo Stato, pretendiamo che i soldi vengano utilizzati bene, per poter mettere il popolo in condizione di vivere e lavorare meglio, in una crescita compatta e unita. In poche parole uno Stato forte, sano e ripulito da menzogne. Utopia? Sogno? Illusione?  Per nulla, se le attuali forze che predicano una pseudoribellione  in salsa antipolitica sono in favore, complici in minore o in maggior misura, dell'egemonia globale della democrazia liberal-capitalista, esse sono il nostro nemico giurato. Questo sia chiaro. Perché l’unica e possibile rivoluzione, sarà tale solo in nome della Tradizione!

 Elio Carnico

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