Gli oscuri membri dell’elite internazionale, esempi di una mentalità
fondata sulla continua ricerca del godimento, del lusso, del potere a discapito
del resto della popolazione che , ignara e impotente, resta in balia di ciò che
ci propinano continuamente e incessantemente,
notizie date come loro vogliono e come debbono indiscutibilmente essere
diffuse.
Confondere, distrarre, diffondere veri e propri virus
all’interno della società fa si ché la popolazione si concentri e protesti su
problemi che sembrano rimbombare come tuoni, e che a prima vista accendono gli
animi quali femminismo, omosessualità, divorzi..e tutto ciò che in qualche modo
tocchi la beneamata libertà personale, il nostro ego convintissimo che
l’avanzare pretese sia un diritto, diritto appunto alla libertà. Proprio bella,
questa finta libertà dalle dimensioni di un cortile recintato.
Questi discorsi che tanto infiammano i dibattiti distolgono
il focus da ciò che in verità e primario, ovvero che siamo comandati da pupazzi
al servizio delle banche, e che il nostro Stato oramai è distrutto in mille
antagonismi, dissolto in minuscole percentuali che pensano di scegliere e
decidere votando partiti oramai ridicoli dove alleanze improponibili, da parte
di personaggi ormai settantenni, e in cui le solite parole-chiave e bei
propositi la fanno da padrone.
“Il che esige di riconoscere che l’egolatria,
il credere Dio il proprio «io» transitorio e insignificante,
l’imperativo «Godere senza ostacoli», infetta non solo l’1% che se lo può
permettere, ma anche il 99% sottostante. Anche questo celebra l’instabilità del
matrimonio, alla ricerca di una «felicità» sempre cambiante, che invece si
traduce in sofferenza e miseria (divorzio è bello solo se si è ricchi); e poi
si lagna dell’instabilità del posto di lavoro, senza voler capire che è la
stessa cosa. Alla donna che ti abbandona perché «vuole vivere la propria vita»
corrisponde il femminicida che l’ammazza: entrambi sono mossi dai loro impulsi
primari, cui loro obbediscono come sola «regola di vita». Per molti versi
l’assassino della ex fidanzata o compagna somiglia al pescecane di Wall Street:
per entrambi gli altri sono solo oggetti, strumenti per il proprio io. Gli uni
colgono l’attimo in grandi scommesse speculative, l’altro nell’eliminare quella
che «mi fa soffrire», che «sconferma il mio io», senza pensare al dopo.
È impossibile proporre un progetto a masse e ad élites soggette all’economia
libidinale, nessuno sacrifica il più piccolo «oggi» al domani. L’effetto è che
la società si atomizza in antagonismi («donne» contro «femminicidi», gay contro
omofobi), e diventa invivibile per tutti. Perché tutti , tesi alla pretesa
liberazione individuale, sono schiavi di quello che l’amico Enrico Galoppini
chiama «il satana interiore». L’io illusorio che ci distoglie, tentandoci,
dalla vera liberazione.” (da “l’egolatria che ci sta distruggendo”, Maurizio
Blondet )
Per
poter cambiare questa situazione, bisogna cominciare a ridurre le dimensioni
del proprio io. L’impresa risulta titanica allo stadio in cui la società e
ridotta e nelle condizioni in cui cresciamo e viviamo. Combattere ciò che ci
acceca, nella ricerca costante di una vana fama personale, o di un obbiettivo
che può arrecare solo un sollievo momentaneo e illusorio, riscoprire
l’essenzialità dei legami e dei valori famigliari, dei rapporti veri, della
vita vissuta. Donarsi senza tornaconto
per la comunità, sacrificarsi in nome di quei valori che valgono veramente e
che ci spingono a cercare un miglioramento, per la vittoria della parte
luminosa che è insita in noi. C’è gente che ci succhia energia e tempo vitale.
Non ce ne accorgiamo e continuiamo a litigare come cani rabbiosi per
raggiungere l’ennesimo beneficio effimero, quando insita in noi c’è tutta la
forza necessaria per dire no e fuggire da questa folle e vorticosa giostra che,
fasulla e beffarda, rotea dissolvendo e sfocando tutto ciò che è realtà,
Verità, giustizia.
Elio Carnico
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