Il Capo di Cuib - Il reclutamento dei militanti
Punto 36.
Quando recluta i suoi militanti, il capo di cuib deve stare attento a scegliere gli elementi più idonei forniti di alto senso della dignità. I disonesti, i litigiosi, quelli che danno scandalo, i boriosi, i vantoni, i superbi, i paurosi, i vili devono esser lasciati fuori dell'organizzazione. E, per esser sicuri che nessuno di questi elementi possa entrare nell'organizzazione, in nessun villaggio il numero dei legionari potrà superare la metà del numero degli abitanti del villaggio stesso. Una volta completato il numero dei legionari, nessuno potrà più essere accolto nell'organizzazione, ma dovrà soltanto aspettare che si liberino dei posti. In ogni caso, l'organizzazione deve essere preservata da coloro che non possono vivere senza litigare. Non appena un militante del cuib non riuscirà ad andar d'accordo con gli altri militanti, egli dovrà lasciare l'organizzazione, presentando le proprie dimissioni. Meglio pochi e vivere in fratellanza completa in un'unità perfetta, piuttosto che molti e combatterci fra di noi.
Il capo di cuib cercherà di salvaguardare l'organizzazione dagli agenti provocatori e dalle spie mandate dai politicanti democratici e dagli imbroglioni di mestiere.
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