Il 10 marzo 1959 il risentimento dei tibetani, dal 1950 sotto il giogo della repressione cinese, sfociò in un’aperta rivolta popolare. L’esercito di Pechino stroncò la rivolta nel sangue: 87.000 civili tibetani furono uccisi e migliaia furono incarcerati. Il Dalai Lama fu costretto a lasciare il Tibet e chiese asilo politico in India.
Tibet, una voce della Tradizione che urla contro al mondo,
attraverso le autoimmolazioni, la sua protesta contro un' asfissiante occupazione...ma sembra non essere ascoltata.
La libertà negata ad un popolo e il tentativo di distruggerne le radici
e la linfa attraverso violenze e corruzioni,
ascoltiamo le voci di coloro che si sono sacrificati...
Tibet libero!
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