All'insegna di questo incipit, l’incontro
di ieri con i combattenti della Repubblica Sociale Italiana si è dimostrato
ancora una volta un momento imprescindibile per fare il “pieno” di quelle
energie solari indispensabili per coloro che con audacia continuano ad essere
impegnati nella guerra latente contro la sovversione. Appuntamenti di questo
genere, non sono, come abbiamo già ripetutamente ribadito, commemorazioni
passiste in salsa nostalgica, bensì virile affermazione di quei principi eterni
che hanno caratterizzato il vivere di quella generazione di italiani che, di
fronte al tradimento dell’8 settembre, ha risposto saldamente con la fedeltà e
il sacrificio per l’Idea. Ore 11 di domenica mattina, quasi cinquanta persone, aria
primaverile al solito “ultimo avamposto”: si tarda un po’ ad iniziare perché i
Combattenti e l’ausiliaria Gina presenti, dispersi nella sala, si perdono
piacevolmente e comprensibilmente in un lungo buongiorno e nello scambiarsi
reciproci saluti. Dopo non molto, però ecco tutti accomodati sulle sedie, dietro al tavolo, da “relatori” rimangono
solamente tre persone, anche se lo spirito con la quale essi si sono rivolti ai
presenti era quello, come solitamente avviene in occasione come queste, di una
riflessione tranquilla e discorsiva, quasi una chiacchierata, ma con spunti e
temi che toccano sempre l’essenziale, il semplice e il vero. Ovviamente il
primo ringraziamento è andato a tutti coloro che hanno confermato la loro
presenza e in special modo ai Combattenti: Pedrini, Dal Piaz, Lazzarotto,
Cohen, Niglio ed all’Ausiliaria Romeo, agli ospiti di Roma e della Toscana,
nonché ai molti ragazzi presenti.
Una piccola, ma come sempre, precisa
e diretta introduzione di Massimiliano - come responsabile di Azione Punto
Zero, ha ricordato l’importanza di questi momenti al fine della trasmissione
della memoria storica e di quel sentire, fondato nel tempo dall’onore, la
fedeltà, la fratellanza, di coloro che nel momento del dovere verso la Patria
non si sono tirati indietro. Subito dopo i saluti di rito, a cura di Dario
della comunità militante, è seguita invece, una breve presentazione della
nostra azione (chi siamo e le attività che svolgiamo, dove operiamo, etc) a cui
subito è seguito un appassionato intervento del Professor Mario Merlino,
rigorosamente senza microfono.
Il Prof. Merlino ha ricordato la
comunanza aristocratica nello spirito, di coloro che fanno propri i principi
della Tradizione e che per tale natura non possono che essere una minoranza,
elitaria, con il dovere di guidare i destini di un Popolo. Con quel modo tutto
suo, canzonante e provocatorio all’apparenza, in realtà esaustivo ed essenziale
il Prof. Merlino ha analizzato quella che è la vera storia, ripercorrendo
attraverso citazioni e frequenti collegamenti a opere filosofiche e letterarie,
quelli che sono i punti cardine di un fascismo capace di imporsi e dare, avendo
alla radice determinati valori e una
determinata organicità complessiva dello Stato. Non solo, esso sa dare un futuro ai giovani, esaltandone le
peculiarità singole, a vantaggio di un bene comune. Patrimonio che, grazie a
chi ha lottato e non ha ceduto alle lusinghe di un diabolico e camuffato mondo
democratico, ha permesso la trasmissione generazionale e la continuità
dell’Idea, e della fede in essa.
A seguire è intervenuto il
combattente Stelvio Dal Piaz che è solito rivolgersi agli ascoltatori in piedi,
accompagnando con il corpo il suo intervento, ma che stavolta è rimasto per forza di cose,
“legato” alla sedia. Non per questo le sue parole sono risultate meno incisive,
anzi. Ha tenuto ad essere presente all’incontro e per questo gliene siamo
grati. Nel suo intervento, ha esposto
con uno stile schietto le ragioni dell’attuale stato caotico dell’Italia
partendo, questa volta, dalle contraddizioni giuridiche della stessa
Costituzione del 1947, tra l’altro modificata più di sessanta volte nel corso
degli anni a dimostrazione del suo effimero e limitato valore temporale. Preso
come non mai da uno sconforto misto a rabbia per lo squallore e la miseria di
una società finta, costruita su un
castello di carte e fondata sulla menzogna ed il ricatto, ha esposto attraverso
un’analisi e una critica di alcuni articoli della costituzione le evidenti
contraddizioni di un sistema liberal-democratico fondato sul falso. E proprio il tentativo di un totale
soffocamento e una eliminazione definitiva di tutto ciò che era il Fascismo o
che solo lo ricordava , secondo Dal Piaz, ha generato la scintilla di chi, sentendosi morire
soffocato, ha “serrato i ranghi” e mantenuto fieramente la posizione, non
cedendo di un millimetro al cataclisma democratico dei partiti destinato ad
affievolire e intorpidire gli animi. Di contro ad un’analisi pessimistica della
modernità, Stelvio contrappone la luce vivida della speranza riposta nei
giovani appartenenti alle varie comunità sparse per l’Italia e nella
consapevolezza che le sofferenze dei Combattenti, i loro patimenti sono serviti
a passare il testimone della Verità. Essa a portata di mano ma è destinata solo
a chi apre il cuore ed è in grado, attraverso il sacrificio, la fratellanza, la
semplicità di far prevalere il giusto e l’ordine, di contro al falso e al caos
oramai regnanti. Proprio la consapevolezza di stare dalla parte del Vero è la
certezza che il giorno del giudizio in cui la maschera democratica verrà giù, sarà il momento della
vera Libertà. La conferenza si è conclusa con un intervento a sorpresa di un
altro combattente della RSI, Mario Cohen, che ha proposto ulteriori argomenti
di riflessione su quella che una volta era l’Italia della Repubblica Sociale.
Dopo i ringraziamenti finali del
responsabile di Azione Punto Zero è seguito un pranzo legionario che ha consentito
ai presenti di familiarizzare e di condividere in uno spirito comunitario
questo importante momento di gioia. Tra chiacchiere, risate e brindisi, per
concludere piacevolmente una domenica simbolo di congiunzione, comunione e
continuità generazionale. La catena, nonostante gli svariati tentativi di
rottura è ancora salda, la congiunzione tra coloro che hanno resistito e coloro
che animano la speranza di una rivolta è sempre forte, e momenti di ritrovo
come questi garantiscono che è possibile trovare una via forte e sicura per la
battaglia contro la marea di fango montante. Siamo inoltre rimasti colpiti dal
fatto che chi ha passato una vita senza mollare un centimetro, riponga fiducia
e speranza in comunità come la nostra.. e quindi noi possiamo garantire che non
molleremo e continueremo giorno dopo giorno, sacrificio dopo sacrificio a
sottrarre energie alla macchina gigante e inarrestabile della modernità, per la
riaffermazione della Verità e della Giustizia che possono essere espresse solo
attraverso le nostre idee e i nostri simboli.
“La nostra forza nasce dall'essere la verità, la loro
paura nasce dall'avere la menzogna”
Stelvio Dal Piaz
Hanno dato la vita per noi, per la nostra dignità,
per poterci far camminare a testa alta. Probabilmente ci hanno immaginato nel
loro ultimo sospiro prima di essere uccisi da un plotone di esecuzione. Abbiamo
il dovere di essere all'altezza del compito. Mai con la democrazia
liberal-capitalista, mai con il sistema dei partiti! Onoriamo i Combattenti con
la presenza, con la gioia della militanza facciamo vedere loro, che c'è ancora
chi ha voglia di restare in piedi in un mondo di rovine e che non hanno lottato
invano …
Azione
Diretta > AzionePuntoZero
Nessun commento:
Posta un commento