L'impresa Fiumana di 94 anni fa, vide D'Annunzio, a capo di circa duecento volontari (numero poi aumentato considerevolmente lungo il tragitto), in massima parte Granatieri, partire da Ronchi e irrompere senza praticamente incontrare resistenza, a Fiume. Qui il poeta instaurò una reggenza che durò 15 mesi: un' oasi di slancio e ardimento nell' Italia martoriata e malconcia del primo dopoguerra...
« Italiani di Fiume! Nel
mondo folle e vile, Fiume è oggi il segno della libertà; nel mondo folle e
vile vi è una sola verità: e questa è Fiume; vi è un solo amore: e questo è
Fiume! Fiume è come un faro luminoso che splende in mezzo ad un mare di abiezione...
Io soldato, io volontario, io mutilato di guerra, credo di interpretare la
volontà di tutto il sano popolo d'Italia proclamando l'annessione di
Fiume. »
|
(Dal discorso tenuto da
D'Annunzio il 12 settembre dal Palazzo del Governo di Fiume)
|
“La strada da percorrere conduce al di là del PUNTO ZERO, conduce oltre la linea, oltre il muro del tempo e, attraverso di esso” Ernst Junger
giovedì 12 settembre 2013
L'impresa di Fiume - 12/09/1919
Etichette:
D'Annunzio,
golfo del Quarnaro,
granatieri,
impresa Fiumana,
legionari,
reduci
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Nessun commento:
Posta un commento