(Fonte: http://it.sputniknews.com)
Il 2015 verrà ricordato sui libri di storia come un anno
fondamentale nell’avventura del genere umano su questa terra: l’anno in cui la
menzogna americana s’è mostrata a tutti per quello che è. Nuda, senza più veli,
perché altro non poteva più fare.
Sono anni, decenni, secoli addirittura, che l'America
taglieggia, deruba, preda, attacca e distrugge (per "ricostruire"!),
usando la più grande macchina di raggiro mai messa in piedi: i cosiddetti
"mass media".
Anche solo mantenendoci a questi ultimi anni (non sia mai
detto che la nostra "liberazione" venga messa in discussione!),
ne abbiamo sentite di tutti i colori pur di giustificare le intenzioni malvagie
degli Usa: "armi di distruzione di massa", "esportazione della
democrazia", "violazioni dei diritti umani", "brogli
elettorali", "intervento umanitario", "bombardamenti
chirurgici". La lista dei pretesti escogitati dall'America per attaccare a
destra e a manca è praticamente senza fine, perché senza fine è la brama di
sottomettere e sfruttare tutto e tutti.
Una serie inesauribile di frottole con tanto di teatrino
(come quella sull'antrace iracheno) che tutto il mondo a loro sottomesso ha
dovuto fagocitare a colazione, pranzo e cena, quando per un'inveterata quanto
nociva abitudine ci si piazza davanti ad un telegiornale.
Col passar del tempo, effettivamente, sono sempre più quelli
che qualche dubbio sulle amorevoli e filantropiche intenzioni americane se lo
sono posto (la favola dell'11/9 è troppo grossa), ma in qualche modo, coi
loro giochi da illusionisti della politica e della "comunicazione"
(si pensi alla carta del "presidente di colore"), sono riusciti
ancora a tirarsi dietro un certo consenso.
Ma è bastato l'inizio dei raid aerei russi
in Siria a far saltare il tappo sul pentolone delle bugie dell'America. Un
pentolone dal quale è uscito di tutto e di più: "Mosca attacca i nemici di
Assad" (e cosa dovrebbe fare, di grazia???); "la Russia deve
coordinarsi con la Comunità internazionale" (che coraggio, detto da chi fa
da sempre come gli pare); "i raid russi provocano vittime civili, tra cui
bambini" (ma guarda un po', all'improvviso sono diventati dal cuore
tenero!).
Il culmine di questa fuoriuscita di liquami
nauseabondi (perché questo è l'odore dell'essenza, del concentrato
dell'impostura) è stato il senatore McCain, che ha strillato — subito
ripreso da tutte le solerti agenzie occidentali, senza più una stilla di senso
del ridicolo: "La Russia attacca i ribelli finanziati dalla Cia!".
Il cerchio si chiude: a forza di menzogne si finisce per
dire la verità.
Un momento che prima o poi doveva arrivare. Quello
in cui i peggiori delinquenti, ladri e truffatori che la storia umana
abbia mai visto confermano le stesse identiche cose che un'informazione
cosiddetta "alternativa" — che ovviamente, anche se letta da
tutti, non ha diritto di cittadinanza sui "grandi media" —
ripete incessantemente da anni.
A credere (per contratto) alle panzane americane sono
davvero rimasti solo certi giornalisti ed il loro contorno di politicanti da
strapazzo di un'Italia che, anche solo a giudicare dai commenti dei
lettori di qualsiasi testata, sta con Putin e la Russia, ma che rischia di
essere trascinata nel baratro nel quale, assieme alle sue menzogne, finirà
presto l'America.
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