giovedì 17 dicembre 2015

“Il Mito che ritorna. Racconti e Simboli del Solstizio” – recensione (12.12.2015)


(Fonte: www.azionetradizionale.com )
Con l’avvicinarsi di un giorno importante come quello del Solstizio d’Inverno, presso i locali di Raido si è tenuta la conferenza dal titolo “Il Mito che ritorna, Racconti e Simboli del Solstizio”. A spiegare l’importanza di tale giorno ed a chiarificare il tutto con esempi è stato Mario Polia.
Dopo una introduzione a cura della Comunità Militante Raido, Polia ha iniziato a spiegare il simbolismo del Solstizio con una fiaba conosciuta da tutti ma dai significati fondamentali per la comprensione di tale messaggio, ossia Cappuccetto Rosso.
Una volta delineata l’importanza del significato di resurrezione e di rinascita della luce sulle tenebre proprio grazie a tale fiaba, Polia ha illustrato come il messaggio ricorra in tutte le dottrine tradizionali, a partire dai miti nordici dell’Edda fino al Cattolicesimo. Quindi, ha spiegato l’importanza di giorni come il Solstizio ed il Natale, che devono servire affinchè dopo un attento esame di se stessi si definiscano i propositi e quindi si piantino i semi dei propositi che dovranno sbocciare durante l’anno per poi culminare con tutta la loro potenza, seguendo quelli che i latini avrebbero definito “exempla”.
Affiancati a tali miti Polia ha, inoltre, spiegato tutta l’opera di sovversione del mito e quindi di appiattimento che il mondo moderno ha compiuto nel tempo, demolendo completamente una visione ciclica e sana del tempo per edificare un costrutto artificioso di ritmi frenetici ed innaturali. Tutto ciò a partire dalla completa amnesia nei confronti di retaggi importantissimi come appunto quelli delle fiabe, che come ha sottolineato il relatore dissodano nel giovane il terreno affinchè possano attecchire i messaggi tradizionali successivi.
 Un altro punto affrontato durante la conferenza è stato quello del simbolismo della strenna natalizia e quindi di ciò che rappresentano il simbolismo delle noci, il fico e l’alloro con tutto il significato sacro che ricoprono e che nei tempi ultimi sembrano aver perduto, mantenendo soltanto la loro forma esteriore.
L’incontro si è poi avviato alla conclusione e Mario Polia ha poi risposto alle numerose domande sia del pubblico, sia della Comunità Militante Raido.
L’intento della conferenza è stato senza dubbio, non quello di riempire la testa del pubblico con nozioni accademiche, ma il cuore con quelli che dovranno essere i punti fermi su cui impostare un anno nel solco della Tradizione. Ed è proprio in vista della fine e dell’inizio d’anno, che lanciamo ancora una volta la nostra invocazione al cielo: ora e sempre, in alto i cuori!

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