Alfredo Oriani. 18/10/1909 - 18/10/2013
Un forte senso nazionalistico ispirò i suoi scritti, nella speranza di una rinascita spirituale della gente italica che ponesse l'uomo come motore della storia e non succube di essa, in quella rivolta ideale capace di far rinascere nell'individuo il senso dello Stato, della gerarchia, dell'Ordine, dei valori Tradizionali. Oriani auspicò il ritorno di un' aristocrazia nobile, spogliata dalle scorie ideologiche della rivoluzione francese e veramente degna di guidare il popolo verso la rinascita.
Identificato dal fascismo stesso come il suo precursore, Mussolini il 27 aprile 1924 così lo ricorda in un discorso, rivolgendosi ai giovani universitari fascisti, in occasione della celebre Marcia sul Cardello:
“Più gli anni passano, più le generazioni si susseguono e più splende questo astro, luminoso, anche quando i
tempi sembravano oscuri. Nei tempi in cui la politica del piede di casa sembrava il capolavoro della saggezza
umana Alfredo Oriani sognò l’impero; in tempi in cui si credeva alla pace universale perpetua, Alfredo Oriani
avvertì che grandi bufere erano imminenti le quali avrebbero sconvolto i popoli di tutto il mondo; in tempi in
cui i nostri dirigenti esibivano la loro debolezza più o meno congenita, Alfredo Oriani fu esaltatore di tutte le
energie della razza”
Benito Mussolini
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