martedì 16 febbraio 2010

Lo dicevamo che c'era aria di fascismo......

Nostalgia fascista, il gadget del candidato Pdl

Il lunario distribuito in centinaia di copie a ogni appuntamento elettorale: "Calendario storico 2010 - LXXXVII E.F.". Ovvero ottantottesimo anno dell'Era Fascista. E' la trovata del candidato Pdl in consiglio regionale, Luigi Celori, autore del nostalgico cadeau destinato a militanti che come lui non rinnegano. Né il passato né le gloriose origini. Riassunti nel distico riportato in basso: "Dovete sopravvivere e mantenere nel cuore la fede. Il mondo, me scomparso, avrà bisogno ancora dell´idea che è stata e sarà la più audace, la più originale (...). La storia mi darà ragione". Firmato: Benito Mussolini. Il suo lascito morale, l´eredità politica. Che l´ex capogruppo di An alla Pisana, in corsa per un terzo mandato, non ha alcuna intenzione di ripudiare LEGGI L'articolo (di Giovanna Vitale)
Ringraziamo il sito de "La Repubblica" per la gentile concessione.

Non è che a noi non piace il calendario, è che con il PdL c'entra poco....... ci sembra!

2 commenti:

Rudolph ha detto...

loro sono furbi eh, fanno finta!! perche ancora non lo abbiamo capito???

puntozero ha detto...

Bufera nel Pdl per il lunario del Duce
Celori si difende: "Una leggerezza"
Celori e l´accusa di apologia del Ventennio: "Non dovete crocefiggermi. Alemanno dice di non conoscermi? Ma se ci siamo visti di recente..."

Il lunario regalato da Luigi Celori Smentisce ma non chiarisce, Luigi Celori. Il calendario sul fascismo? «Non l´ho fatto io, ma alcuni miei sostenitori».

E chi sono questi sostenitori?
«Non mi va di fare nomi».

E perché veniva regalato ai suoi appuntamenti elettorali?
«È falso. È stato distribuito solo il 29 ottobre a Pomezia, dove abito, durante le celebrazioni in piazza del 70° anniversario dell´inaugurazione della città. E poi basta. Sarebbe autolesionista da parte mia servirsi di tali strumenti per creare consenso».

E in quante copie è stato dato in giro?
«Alcune centinaia, credo. Ma guardi che materiale così si vende anche nei negozi, nelle edicole, non vedo lo scandalo».

No? Eppure la sua iniziativa ha scatenato un putiferio, urtato i partigiani, offeso gli ebrei, messo in difficoltà lo stesso Pdl...
«Con tutto quello che sta accadendo in Italia mi sembra francamente eccessivo. Non mi va di essere crocefisso per una leggerezza commessa da amici che mi sostengono».

Ci dice chi sono?
«Un gruppo di persone che conosco da tempo e che ha ritenuto di farmi questo dono. La mia unica colpa è non averlo sconfessato».

Forse perché condivide...
«Senta io non c´entro. Anzi io prendo le distanze dal fascismo. La mia storia politica lo conferma: non sono mai stato un estremista».

E allora perché circola in centinaia di copie questo calendario col suo nome nel quale, oltre ai motti e ai fasci littori, l´anno 2010 è indicato come "88esimo dell´Era Fascista" come se il regime non fosse mai caduto?
«Se quella è apologia del fascismo allora pure i filmati dell´Istituto Luce lo sono. E poi bisogna guardare al contesto: io vivo a Pomezia, che è l´ultima città fondata da Mussolini, niente a che vedere con le cose negative; anche De Felice parlava degli anni del consenso, delle grandi opere pubbliche; nella mia città è questa la percezione che si ha del fascismo».

Se la Polverini le chiedesse di non ricandidarsi?
«Sarebbe ingeneroso per una cosa del genere».

Alemanno ha addirittura detto che non ha contatti con lei...
«Non lo biasimo se non condivide. Ma da qui a dire che non abbiamo contatti... Di recente abbiamo fatto delle manifestazioni insieme».

E adesso?
«Chiedo scusa a tutti coloro che si sono sentiti offesi. Sperando che passi la buriana».
la Repubblica 17 febbraio 2010