Il lavoro come Dovere nei confronti dello Stato: ripartire da imprese socializzate per dare linfa a quello che è il mezzo attraverso il quale garantirsi l'autonomia base della Libertà e nel contempo poter contribuire alla crescita della comunità.
ECONOMIA E LAVORO
In questa crisi devastante, noi crediamo che il
lavoro sia un Dovere nei confronti della Città e della Nazione. Pertanto il
Comune deve – seppur non potendo intervenire direttamente sulle dinamiche
economiche o delle imprese – promuovere il lavoro come elemento di equità
sociale e libertà del cittadino. In più, dare luogo ad una società mista
pubblico-privata, in qualità di incubatore di imprese socializzate. La società
avrà come scopi primari quelli di consentire la progettazione e la conoscenza
in maniera tangibile, della efficacia della azienda socializzata e la
possibilità anche ai dipendenti lavoratori di partecipare alla gestione e agli
utili dell’impresa.
L’amministrazione comunale si impegnerà a
disincentivare su tutto il territorio comunale il ricorso al lavoro dipendente
“a tempo determinato”, a “chiamata”, a “progetto” o qualsiasi altra forma di
precariato, che rappresenti soltanto l’uso e la mercificazione dell’elemento
umano contraria alla dignità del lavoratore. Allo stesso tempo verranno
sollecitati tutti gli enti preposti al controllo circa le attività riguardanti
i criteri attuati per perfezionare il livello di sicurezza sui luoghi di
lavoro.
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