lunedì 23 novembre 2015

Lotta all'ISIS, Europa inerme senza l'appoggio degli USA


L'indignazione e il clamore sollevati dai leader europei dopo gli attacchi terroristici di Parigi resteranno nell'aria: l'Europa non è in grado di dare una decisa risposta militare finchè gli Stati Uniti non saranno convinti della necessità di tali misure, ritiene il direttore del centro “Carnegie Europe”.

I raid aerei compiuti dalla Francia contro le posizioni dello "Stato Islamico" dopo gli attacchi terroristici di Parigi sono solo simbolici, dal momento che un tale affronto richiederebbe una risposta più ampia da parte dei Paesi europei, ritiene Jan Techau, direttore del centro "Carnegie Europe".

Secondo l'analista, un'operazione militare seria è possibile solo in un'alleanza con gli Stati Uniti, Paese che al momento si oppone ad un intervento terrestre nel conflitto in Siria. L'Europa è ancora in attesa del soccorso di Washington. Se gli Stati Uniti non intendono assumersi questo impegno, l'Europa rimarrà ferma.

Un altro problema è la mancanza di comprensione teorica delle finalità e degli obiettivi che il Vecchio Continente dovrebbe necessariamente risolvere in Medio Oriente con mezzi militari, ritiene il politologo.

"Nessuno in Europa è capace di definire gli obiettivi politici da raggiungere iniziando una guerra. Senza fissare obiettivi politici non ha senso avviare una campagna militare: le operazioni si protrarrebbero a lungo e comprometterebbero gli interessi degli stessi organizzatori."

"Senza un progetto politico e senza un potenziale militare non può esserci una politica estera forte, pertanto il clamore sollevato dai leader politici europei si tradurrà nel nulla," — scrive il direttore del "Carnegie Europe".

Conseguentemente gli europei continueranno ad agire in Medio Oriente come stanno facendo da molto tempo: aspettare una reazione degli Stati Uniti, aggiunge l'analista.

La politica estera europea è inesistente e copia quella degli USA: Bruxelles ha seguito la linea diplomatica di Washington ai colloqui sul processo di pace in Siria e seguirà la Casa Bianca se opterà ad un intervento militare per risolvere il conflitto.

Questa dipendenza è ritenuta dall'esperto molto pericolosa per l'Europa.

In primo luogo non è sempre comodo dipendere dagli altri e in secondo luogo gli europei non avranno altra scelta che seguire la politica di Washington anche quando porta al disastro, come è successo in Iraq.

(Fonte: www.sputniknews.com)

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